Nei giorni scorsi, il Governo Italiano ha inviato alla Commissione Europea 4 Decreti riguardanti nuove norme sugli insetti commestibili per uso alimentare umano, specialmente in merito ad etichettatura e posizionamento a scaffale.
Riportiamo qui di seguito integralmente il comunicato stampa diffuso dall’azienda italiana Fucibo, che ci pare riassumere la posizione degli operatori del settore presenti sul territorio nazionale.
Schio – Vicenza 24-03-2023
Il Governo ha annunciato 4 Decreti riguardanti le etichettature e il posizionamento a scaffale delle farine di insetti e dei prodotti che le contengono.
I Decreti sono stati inviati alla Commissione Europea per la valutazione.
“Fucibo opera già in conformità alle norme vigenti in merito all’etichettatura dei prodotti, naturalmente.
Le farine di insetti autorizzate dalla UE sono un ingrediente esattamente come qualunque altro, perciò devono essere dichiarate nell’elenco ingredienti e accompagnate dalle relative avvertenze sull’allergenicità, e nel caso si tratta di quelle specificamente previste sempre a livello comunitario” – dichiara Lorenzo Pezzato, Ad di Fucibo, l’unica azienda italiana già arrivata sul mercato con questo tipo di prodotti – “Per quanto ci riguarda, accogliamo con favore qualunque azione a tutela dei consumatori e ci adegueremo ad ogni eventuale implementazione. Un mercato maggiormente controllato e normato, per di più, favorisce sicuramente chi come Fucibo già opera nel rispetto delle regole. In questo senso stiamo anche lavorando per la costruzione di una filiera interamente italiana con un proprio marchio di qualità, che possa essere una ulteriore garanzia dell’origine di materie prime e prodotti finiti.
In tutti i nostri prodotti, la dicitura Con farina di insetti è peraltro già presente e ben evidente sul fronte dei pack: è quello che ci differenzia e ci caratterizza, perché dovremmo nasconderlo?
In merito invece al posizionamento in scaffali dedicati, aspettiamo di leggere i Decreti nel dettaglio prima di esprimere una valutazione. In ottica commerciale e di visibilità però, lo scaffale dedicato è ambizione di ogni produttore, anche di quelli di prodotti tradizionali. Vedremo come si esprimerà la Commissione Europea su questo punto.”