Una chiacchierata con Aldo Bongiovanni, autore di “Insetti edibili – Alimenti del futuro”
Qual è la tua professione?
Sono un mugnaio, ovvero produco farine. Rispetto ad un mulino tradizionale siamo orientati alla produzione di oltre 90 tipologie: dalla farina di avena a quella di semi di zucca. Oltre a questo amo leggere e scrivere (ad oggi ho scritto 13 libri) principalmente su alimentazione, cucina e benessere in genere.
Raccontaci come hai scoperto gli insetti commestibili
Nel modo più semplice: leggendo per caso un articolo di giornale.
Cosa ti ci ha fatto appassionare?
L’idea di poter riconvertire gli sfridi della lavorazione delle farine in un prodotto a valore aggiunto. Producendo così tante farine, ad ogni lavorazione una parte viene scartata e destinata all’allevamento di animali quali ad esempio i suini. Alimentare con questi scarti gli insetti, anziché i suini, è decisamente più sostenibile.
Recentemente hai scritto un libro sull’argomento “insetti commestibili”, parlaci dei contenuti
Il lavoro è iniziato un anno fa raccogliendo dati da convegni, studi scientifici ma anche altri libri sull’argomento. C’è inoltre una parte dedicata esclusivamente ai prodotti da forno ottenuti utilizzando insetti e farine di insetti. Questa parte è sicuramente la più interessante in quanto i prodotti da forno sono preparazioni che conosco molto bene e cui ho già dedicato alcuni dei miei precedenti volumi.
Questo tuo interesse per gli insetti come alimento sfocerà in altro oltre che il libro?
Certamente corsi dove si spiegheranno i vantaggi e come impiegarli. Ma sicuramente un aggiornamento del libro a breve, per ora sono 130 pagine, ma l’argomento è molto ricco e ci sono ancora tante cose da aggiungere.
Come vedi il futuro dell’entomofagia in Italia?
Lo vedo molto bene, soprattutto perché i motivi per cui le persone sono ancora diffidenti sono di ordine esclusivamente culturale, non ci sono motivazioni razionali.