Una breve chiacchierata con Isabelle Chevalley, deputato al Parlamento svizzero
Lei ha avuto un ruolo notevole nel percorso che ha portato alla nuova legge sugli insetti commestibili. Può riassumere la vicenda attraverso i suoi passaggi più importanti?
La nuova legge alimentare svizzera ha dato una definizione molto ampia di cibo. Pertanto ho avviato un’inchiesta e chiestyoal Consiglio Federale se pensasse che gli insetti potessero rientrare in questa definizione. La risposta è stata sì, e la porta si è aperta.
Dopo di che è stato necessario combattere perché una lista di insetti apparisse nell’ordinanza associata alla legge.
Ho anche organizzato un aperitivo a base di insetti al Parlamento svizzero per far conoscere ai miei colleghi questi nuovi alimenti: è stato un grande successo!
Come si è interessata agli insetti commestibili? Perché ha deciso di sostenere questo settore emergente?
Spesso vado in Africa ed lì che ho scoperto gli insetti commestibili, in particolare in Burkina Faso dove le persone consumano i millepiedi come delicatezza. Sulla via del ritorno in Svizzera, ho letto un articolo di giornale che ha diceva che il consumo di insetti era proibito nel mio paese. Come liberale sono rimasta colpita dalla notizia, perché non capivo come mai due miliardi di persone potessero consumare insetti e gli svizzeri no.
Non è perché qualcosa non ci piace che siamo costretti a proibirlo.
Qual è la sua opinione sulla nuova legge? C’è qualcosa che poteva essere fatto meglio?
Penso sia un buon inizio.
Avrei preferito un elenco più flessibile di insetti autorizzati, ma in politica ho imparato a gioire per i piccoli passi e, a mio avviso, per la Svizzera questo è già un grande passo avanti.
Cosa pensa del ritardo dell’UE su una legislazione relativa agli insetti commestibili?
Lo trovo inammissibile, e penso che la lobby della carne non ci sia per niente. Perché stanno cercando di fermare l’arrivo degli insetti nei nostri mercati? Di che cosa hanno paura? È ridicolo.
Pensa che una campagna istituzionale di informazione basata sul valore degli insetti commestibili possa avere un impatto efficace sulla propensione al consumo?
Si certo!. Bisogna organizzare campagne di degustazione.