Circa un mese fa, il mio gruppo di lavoro del corso “Insects as food and feed” ha vinto il concorso organizzato dallo staff dei docenti con l’idea “Crickerita”, una pizza con farina di grillo nell’impasto.
Il premio datoci corrispondeva ad un buono di 10 euro a persona da spendere in vari supermercati o negozi di Wageningen. Ci è voluto un po’ per trovare una serata che andasse bene a tutto il gruppo ma alla fine ce l’abbiamo fatta.
Il piano era ovviamente quello di mettere in pratica la brillante idea partorita durante il corso, ma farla avverare si è rivelato tutt’altro che semplice.
Prima di tutto avevamo bisogno di grilli. A Wageningen c’è un negozio di animali e accessori che vende anche insetti come nutrimento per rettili e uccelli, oltre che per altri artropodi insettivori come mantidi e aracnidi. Sfortunatamente dal momento che questi insetti non vengono venduti come cibo per l’alimentazione umana, abbiamo concluso che con grande probabilità gli ingredienti utilizzati per la loro stessa nutrizione non doveva essere qualitativamente alto.
Dopo questo vicolo cieco, abbiamo deciso di tentare da Lazuur, un negozio di prodotti biologici a Wageningen che, a detta di molti studenti, vende insetti per il consumo umano. Mi sono quindi recato al negozio ed ho scoperto che purtroppo la vendita di questo prodotto è cessata da pochi mesi. La commessa mi ha spiegato che non riuscivano a vendere il prodotto e quindi hanno smesso di acquistarlo. E’ stata una grande delusione ma allo stesso tempo è perfettamente comprensibile che le persone siano riluttanti a comprare insetti quando possono riconoscerli come tali (gli insetti venivano venduti interi e seccati). In più, poco si conosce sul come cucinarli e questo fatto non è certo di aiuto. Probabilmente, una maggiore diffusione di libri come “The insect cookbook” (Arnold van Huis, Henk van Gurp, Marcel Dicke; Columbia University Press, 2014) aiuterebbe non poco le persone a considerare di incorporare gli insetti nella loro dieta.
Le nostre speranze si stavano per esaurire, come ultimo tentativo siamo entrati in un supermercato olandese e… sorpresa! Nel supermercato abbiamo trovato sia hamburger di insetto (Insecta – Damhert Nutrition, con 14% di Alphitobius diaperinus, un coleottero della famiglia Tenebrionidae), sia larve secche di Tenebrio molitor in una piccola confezione da 25g. Nessun grillo in vista, ma per il nostro primo tentativo abbiamo deciso che le larve secche sarebbero bastate, e ci siamo ripromessi di allevare alcuni grilli per poterli consumare nella prossima cena (Il progetto Crickerita è ancora vivo, abbiamo solo bisogno di più tempo…e di grilli).
Il passo successivo è stato quello di trovare un buon modo per cucinarli, dal momento che l’idea Crickerita era stata messa momentaneamente in pausa. Siamo arrivati a casa ed abbiamo cominciato a cercare idee nel web.
Ripensandoci, avremmo dovuto comprare e seguire il libro di cucina sopramenzionato (cercheremo di farlo presto), ma alla fine abbiamo trovato una soluzione. Abbiamo comprato crackers e pomodori secchi, e creato una salsina tritando gli insetti con il pomodoro e adagiandola sul cracker, il tutto corredato da scaglie di parmigiano. Un aperitivo insomma.
La differenza riscontrata immediatamente da tutti è stata la “nutriente corposità” della salsina. In pochi assaggi ci siamo saziati, grazie probabilmente all’alto contenuto di proteine a grassi del Tenebrio.
Abbiamo anche provato gli insetti direttamente dalla scatola ed il sapore è stato apprezzato da tutti. Ci ha ricordato, sia per croccantezza che per sapore, le tipiche noccioline da aperitivo. Ed infine, tra un cracker e l’altro, ci siamo divertiti a immaginare le più svariate situazioni in cui gli insetti potrebbero tranquillamente sostituire patatine o pop-corn, come durante una parita di calcio o un film.