Mercoledì 18 gennaio si è tenuta presso la Santeria Paladini 8 di Milano la presentazione del libro “Un insetto nel piatto”, opera Giulia Maffei e Giulia Tacchini, fondatrici dell’associazione Entonote e volti noti dell’entomofagia italiana.
La serata si è svolta in un clima partecipato e tranquillo, dove appassionati, esperti del settore e curiosi si sono radunati fra le luci soffuse della saletta del locale per scoprire cosa le due Giulie abbiano racchiuso nella loro opera. Per molti il tema è fonte di curiosità ma anche avvolto da molte ombre, ombre sulle quali nel corso dell’incontro le autrici hanno gettato un po’ di luce. Attraverso una carrellata dei contenuti del libro e le risposte alle molte domande del pubblico, il duo impegnato da tempo nella diffusione della cultura dell’entomofagia nel nostro Paese ha parlato del tema a tutto tondo, esattamente come fa nella sua opera: dalla storia dell’entomofagia (senza farsi mancare qualche riferimento ai testi sacri) alle ricette, passando per i valori nutrizionali ed il valore che i diversi popoli del mondo attribuiscono al nutrirsi di insetti. Il pubblico ha così potuto essere infarinato a dovere sul tema, per uscire dalla Santeria… cotto a puntino.
I tempi erano ormai maturi per un libro divulgativo in italiano sull’entomofagia e probabilmente nessuno meglio di Giulia&Giulia avrebbe potuto compiere l’impresa.
Nel loro saggio, le autrici sono attente a fornire un approccio divulgativo ma completo al fenomeno entomofagia, rendendo il testo interessante sia per il completo neofita sia per l’incallito divoratore di termiti.
Quando potremo passare dalla teoria alla pratica, noi Italiani? “La legge che regola la commercializzazione dei nuovi cibi, fra cui anche gli insetti, è prevista per il 2018”, risponde la biologa del duo. Ma subito dopo aggiunge: “dovrebbe.”
Nell’attesa, Entonote ha pensato anche ai meno interessati agli aspetti teorici, non mancando di portare con sé alcuni campioni di insetti allevati in proprio e cucinati a regola d’arte. Nel corso della presentazione, i barattoli sono stati fatti passare per i tavoli del pubblico in modo che ognuno potesse osservare da vicino.
Lo ammettiamo: non erano sigillati. E le larve del “Caimano” Zophobas moro sono molto più buone di quanto il loro aspetto suggerisca…così ci hanno raccontato, naturalmente.
Nel corso della serata sono stati anche mostrati alcuni prodotti commerciali a base di insetti, già disponibili all’estero.