Una breve chiacchierata con Massimo Reverberi (Bugsolutely), recentemente eletto Presidente di AFFIA
Sei stato recentemente eletto Presidente di AFFIA. Quali sono le tue priorità?
C’è un sacco di lavoro da fare. Si tratta di una nuova industria, e vi è la necessità di un riconoscimento da parte delle Agenzie governative (FDA, dogane, Dipartimenti di Sanità, Governi). Standard come il GAP (Buone Pratiche Agricole) per l’allevamento dei grilli hanno bisogno di essere sviluppati (in Thailandia, l’agenzia ACFS se ne sta prendendo cura) per garantire il commercio globale e la totale sicurezza alimentare.
Vogliamo anche promuovere la condivisione delle conoscenze. Non c’è alcuna letteratura in materia di allevamento di insetti comemstibili, e la produzione di farine da insetti non esisteva prima del 2010. Tutto è una novità, e molti operatori esistenti e nuovi vogliono sapere come fare le cose.
Ogni volta che sarà è compatibile con la protezione della proprietà intellettuale e industriale, vogliamo diffondere informazioni pratiche e teoriche.
Ultimo ma non meno importante, chiederemo a sempre più aziende e Organizzazioni di unirsi a noi. La maggior parte del mercato è costituita da piccole imprese, con risorse limitate. La quota associativa AFFIA è inferiore a 50USD, per consentire a tutti l’accesso all’Associazione e ai relativi benefici.
Ora rappresenti una parte molto importante del settore degli insetti commestibili. Pensi che questa parte sarà la maggior produttrice al mondo?
Migliaia di tipi di insetti sono commestibili, e centinaia sono consumati quotidianamente in paesi non occidentali. In occidente la maggior parte dei produttori che lavorano con gli insetti scelgono il grillo, anche perché ci aspettiamo che questo insetto possa ottenere una accettazione più elevata rispetto a -diciamo- un verme o una formica. Se questo ragionamento è corretto, il sud-est asiatico sarà il fornitore leader per anni. I grilli prosperano nel clima tropicale, e la terra in Asia è molto meno costosa che in Europa o Nord America. Il prezzo per grilli all’ingrosso è quattro volte più bassa in Thailandia. Forse in futuro l’India e la Cina giocheranno un ruolo significativo. Ma per ora, non c’è posto come il Sud-Est asiatico per allevare gli insetti comemstibili, in particolare i grilli. Più avanti la Cina potrà emergere, soprattutto per i bachi da seta, e anche il Sud America potrebbe svolgere un ruolo significativo. Industrializzare l’allevamento degli insetti (o convertire allevamenti di insetti che attualmente producono alimenti per animali) sarà un aspetto critico che definirà la classifica dei paesi produttori di insetti.
E’ un po’ strano vedere un europeo come Presidente dell’Associazione Asiatica, non trovi? Pensi che questo fatto faciliterà i rapporti commerciali?
AFFIA è un’organizzazione internazionale, con persone provenienti da sette paesi diversi. Alcuni sono europei, perché il mercato degli insetti commestibili per gli alimenti trasformati è in ripresa in Occidente in questo momento. Per questo motivo, alcuni imprenditori in Asia sono occidentali: sono venuti a conoscenza di questa opportunità prima di altri. E possono anche aiutare a costruire relazioni commerciali tra l’Occidente -dove il mercato consumer si sta sviluppando- e Oriente, dove la produzione è più conveniente.
State pensando di presentare alle istituzioni dell’UE una richiesta di autorizzazione collettiva?
Il nuovo Diritto europeo semplificato in materia di nuovi prodotti alimentari sarà pienamente attuato a partire da Gennaio 2018. Ho sentito parlare di almeno una dozzina di aziende e organizzazioni che stanno considerando di presentare la richiesta di autorizzazione per i grilli (Acheta domesticus), e almeno un paio per il verme della farina. Sarà accolta dall’Unione Europea una sola richiesta (probabilmente sul principio chi prima arriva, prima alloggia) e, una volta approvata, il grillo sarà autorizzato in qualsiasi paese dell’UE, per ogni azienda. Se saranno presentate altre richieste per lo stesso insetto, saranno semplicemente scartate, con conseguente spreco di tempo e denaro. Per questo motivo AFFIA sostiene l’idea di un consorzio per costruire insieme il dossier per la richiesta di autorizzazione dell’Acheta Domesticus. Abbiamo lanciato il messaggio e ora speriamo di ricevere risposte positive, anche se non è facile raggruppare le diverse parti interessate. Anche il Governo thailandese sta considerando di supportare la richiesta di autorizzazione.