Intervista con Christine Spliid, fondatirce di Crobar–Gathrfood
Parlaci dell’idea dietro Crobar e del perché hai deciso di scommettere sugli insetti commestibili
Quando ci sono stata due anni fa, ho visto in prima persona come la gente in Cambogia mangia una vasta gamma di insetti, rimanendo impressionata da quanto la pratica sia diffusa. Non ho collegato subito i puntini, ma seguo le tendenze alimentari da vicino e ho notato come aziende olandesi e americane stessero lentamente iniziando a integrare gli insetti nei prodotti alimentari in modi diversi, e quando ho iniziato anche a fare ricerche sui benefici ambientali del consumo di insetti, il cerchio si è chiuso. Gli argomenti così convincenti e gli ostacoli principalmente di ordine psicologico, hanno solleticato il mio background di psicologa. Ho pensato che sarebbe stata una vera sfida e che valesse la pena di cercare di cambiare la mentalità della gente, e ho sentito intuitivamente che la promozione della farina di grilli era il primo passo da fare in questo viaggio.
Sono davvero entusiasta di far parte di un movimento che si prefigge di rendere sostenibile a lungo termine la vita delle persone.
Quali prodotti commercializzate?
Abbiamo quattro sapori per Crobar, che sono le nostre barrette proteiche naturali con farina di grilli. Vendiamo anche la farina di cricket sciolta, che le persone possono utilizzare nelle loro ricette.
Quale è il gusto best-seller?
Lampone e arachidi.
Qual è la tua percezione dell’accettazione dei consumatori nei confronti dei prodotti a base di insetti?
Dopo aver organizzato eventi e degustazioni nei negozi per gli ultimi 18 mesi, posso vedere un grande cambiamento nella percezione dell’opinione pubblica. Le persone ormai hanno sentito parlare molto di questa tendenza , capiscono i principali vantaggi derivanti dal consumo di insetti (proteine+ambiente), e hanno meno paura di provare.
Ti aspetti qualche vantaggio/svantaggio di mercato o normativo dopo Brexit?
E’ difficile da prevedere. Le nostre vendite internazionali sono decisamente cresciute dato che la sterlina è debole rispetto all’euro, quindi ci saranno aspetti positivi e negativi.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Vogliamo lanciare altri prodotti che contengono farina di grillo, come patatine, crackers e pane.
Cosa ne pensi del futuro dell’entomofagia in Europa?
Abbiamo recentemente partecipato ad un evento, FoodMatersLive a Londra, dove partecipavano ben 12 aziende del settore degli insetti commestibili. L’anno scorso erano 3. Chiaramente il settore è in grande fermento, e più aziende di diversi paesi europei contribuiscono a sviluppare questo mercato emergente, meglio è. Abbiamo bisogno di una normativa favorevole entro i prossimi 2 anni, e stiamo lavorando per contribuire a far sì che questo accada.