Intervista al Dr. Daniele Sisto, Responsabile del Servizio Veterinario presso l’Azienda Sanitaria Locale n.6 del Friuli Occidentale e Referente regionale per le Piccole Produzioni Locali
Dopo l’intervista al Dottor Daniele Sisto, mi sono resa conto di quanto complicato sia districarsi e destreggiarsi tra numerosi fonti normative (in continuo aggiornamento) in materia di cibo e di insetti. Inoltre è apparsa subito evidente quanto siano prioritarie nei veterinari pubblici la sicurezza e la salute del consumatore.
Dottor Sisto, potrebbe fare un breve riassunto della legislazione vigente in materia di consumo alimentare umano di insetti?
Ad oggi il quadro normativo in ambito entomofagia è dato da due principali fonti normative: i Regolamenti Europei e i Decreti Legislativi ministeriali, questi ultimi sono più rigidi e spesso i nostri operatori del settore alimentare si trovano penalizzati nel mercato comunitario.
I Regolamenti comunitari (Reg. CE 258/97 e Reg. CE 2015/2283) normano i nuovi prodotti e i nuovi ingredienti alimentari: i prodotti di derivazione vegetale o animale privi di una storia significativa di consumo come alimenti nell’Unione Europea prima del 5 Maggio 1997 sono da considerarsi novel food ed il loro consumo alimentare è subordinato ad una previa autorizzazione richiesta dall’OSA all’Autorità competente e quindi al Ministero della Salute.
Il Ministero si è espresso attraverso una Circolare del 5 Novembre 2013, vietando l’immissione nel mercato italiano di insetti in quanto privi di storia significativa di consumo. Quindi in Italia ad oggi non è ammesso allevare e commercializzare insetti per uso alimentare umano.
In altri paesi comunitari, in cui il singolo Stato non si è espresso, invece questo è possibile ma non è regolamentato.
Nel 2015 l’EFSA ha realizzato un report sul rischio di produrre e consumare insetti e ha concluso quanto la mancanza di dati e conoscenze ancora renda incerto un giudizio a riguardo.
Secondo lei tutta questa precauzione è necessaria?
La legge deve basarsi sulla scienza, dopo numerosi scandali alimentari nel 2000 si è realizzato il Libro Bianco sulla Sicurezza Alimentare -da cui discende tra l’altro il Regolamento 178- che stabilisce i principi e requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’EFSA e fissa le procedure nel campo della sicurezza alimentare.
Non si possono fare esperimenti sulle spalle del consumatore, il consumatore deve essere tutelato.
Noi Veterinari ASL ci adoperiamo insieme agli OSA primari e secondari, allevatori e veterinari privati a costruire conformità, a istruire e sostenere i nostri produttori, a far crescere le realtà del nostro territorio e alla fine anche a valutarle per un continuo miglioramento in sicurezza e qualità del prodotto.
Alimenti a rischio perché dannosi o inadatti e quindi non conformi non possono essere immessi in commercio.
Purtroppo per ora gli insetti, per il fatto di non essere regolamentati, non sono idonei all’immissione in commercio.
Non c’è un sistema di registrazione e controllo per le aziende che allevano insetti né tanto meno può essere garantita la tracciabilità e rintracciabilità del prodotto finito, non esiste una garanzia del percorso sicurezza dell’insetto dal campo alla tavola, quindi alla fine è il consumatore che potrebbe rimetterci.
Cosa auspica per il prossimo futuro?
Non vedo l’ora che si raccolgano sufficienti dati scientifici per poter dichiarare l’insetto sicuro e che sia stesa una normativa chiara e completa a riguardo.
Molte persone sono interessate a questo nuovo settore e ne vedono le potenzialità, nuovi sbocchi occupazionali ed ecosostenibilità.
Noi siamo pronti ad aiutarli e guidarli per arrivare ad un grande risultato.
Non possiamo permetterci che ora la fiducia del consumatore venga intaccata da piccoli e sporadici eventi, non costruttivi alla fine, legati al consumo di insetti non controllati ufficialmente; l’immagine di questa nuova fonte alimentare può risentirne negativamente, creare falsi pregiudizi nelle persone e precludere un brillante futuro.