Intervista con Florian Nock, Communication Manager di Livin Farms
Raccontaci della tua passione per gli insetti commestibili …
Ce l’ho dentro, letteralmente… Questa passione per gli insetti commestibili è la connessione tra tutte le cose in cui credo e che fanno di me quello che sono, passato, presente e futuro: l’effetto di una dieta sana per sulla salute e le energie, l’impatto del cibo nella vostra vita, la cucina, la produzione in proprio del cibo, ma anche agire per lasciare un posto migliore e più sostenibile alle generazioni future.
Negli ultimi 2 anni, dopo la laurea e master in ambiente, ho allevato vermi nella mia stanza, ho studiato e ottenuto alcune certificazioni in tema di nutrizione, salute, cucina, entomologia, marketing e comunicazione, ho partecipato a conferenze e seminari per comprendere l’argomento nel modo più ampio possibile.
Credo che la mia scelta di smettere di mangiare carne per essere coerente con quello che dico e che penso abbia spinto questa passione ad un altro livello.
Hai gestito il progetto EntoMove e recentemente sei entrato nel team di Livin Farms: perché questo cambiamento?
Onestamente, non ho mai voluto essere un blogger. Ho iniziato il progetto Entomove a fine del 2014 senza sapere quasi nulla di WordPress. E’ stato per me un modo di connettermi con le persone, condividere le mie idee e la mia passione, ma anche una divertente e piacevole (ma sempre accurata!) fonte di informazione per i consumatori. Nella mia testa però ha sempre significato avere un trampolino di lancio per entrare in una squadra. Ho seguito e mi sono interessato ai lavori di Katharina e Julia per un lungo periodo di tempo. Dopo aver letto la vostra intervista a Katharina, mi è piaciuto molto il suo modo di pensare e ho deciso di contattarla solo per conoscersi un po’ meglio. Poche settimane dopo, ho visto che stavano cercando aiuto per la gestione della comunicazione di Livin Farms. Ed eccomi qui…
Per le start-up questo è il momento giusto di crescere e diventare aziende capaci di affrontare il mercato, la tua adesione alla squadra di Livin Farms ha una relazione anche con questo?
Sono appena tornato dalla conferenza di Detroit e tutti erano d’accordo su questo punto. Il settore è in crescita e abbiamo bisogno di professionalizzarci per affrontare il mercato.
Lavori sulla comunicazione: qual è la tua visione per meglio comunicare gli insetti commestibili o I prodotti in cui sono solo un ingrediente?
Non vedo gli insetti commestibili come “solo un ingrediente”… Li considero come cibo con tutto ciò che questo significa. Inoltre, a Livin Farms il nostro obiettivo è permettere alle persone di produrre il proprio cibo.
Ma per rispondere alla tua domanda sulla comunicazione: penso che siano l’onestà, l’accuratezza e l’impegno a fornire la migliore informazione. Siamo in un settore emergente e ci sono un sacco di domande e interrogativi che vengono dai consumatori.
Quando qualcuno decide di acquistare un Hive™ e installarlo nella sua cucina è perché condivide la nostra stessa visione sul cibo, le stesse idée su salute e sostenibilità. Il dispositivo automatizzato per allevare i mealworms è qualcosa che avrà un impatto a lungo termine nella vita quotidiana. Se hai fatto questa scelta, meriti la migliore esperienza possibile.
Considerando che le proteine derivate dagli insetti commestibili non otterranno l’intero mercato delle proteine alternative, sei d’accordo con chi dice che il “fattore disgusto” è un problema apparente?
Ci saranno sempre persone sopraffatte dal “fattore disgusto” e non possiamo farci niente… Ma ci sono sempre più persone interessate al cibo, al suo impatto sulla salute, alla sua origine e al suo effetto sull’ambiente. Durante i miei anni di presentazioni, ho vedendo un pubblico crescente che collega questi aspetti con il potenziale degli insetti commestibili. E con tutte le sfide globali che siamo e ci troveremo ad affrontare, questo pubblico non potrà che aumentare. Io preferisco concentrarmi su questi curiosi, di mentalità aperta e creativi, che spingeranno l’accettazione verso la maggioranza..
Qual è la tua opinione sui tempi di “normalizzazione” dell’entomofagia nel mondo occidentale?
Da un lato, è una buona idea dire ai consumatori che è una pratica comune in altre parti del mondo; aiuta abbassare alcune barriere, e questo è un bene.
D’altra parte, l’entomofagia non è “normale” per il mondo occidentale e non dobbiamo mai dimenticare il motivo per cui tutto ciò è iniziato iniziato: siamo di fronte a un punto di svolta nella storia umana. Questa è la prima volta che stiamo adattando la nostra dieta al nostro. E’ richiesta una mentalità molto aperta. Se le persone continueranno a tenere questo a mente, di sicuro potranno contribuire ad evitare gli eccessi.
Ma non mi piace questa idea di “normalizzazione” e il vedere separatamente il “mondo occidentale” e “i paesi in cui gli insetti sono mangiati regolarmente”. Le nostre scelte alimentari le facciamo come Paesi, come regioni, come comunità, come famiglie e come singoli individui.