Intervista a Gabi Lewis, co-fondatore di EXO
Come e quando avete avuto l’idea di iniziare il business con gli insetti commestibili?
Greg, il mio co-fondatore, ed io ci siamo incontrati mentre stavamo studiando presso la Brown University. Lui era appena tornato da una conferenza ospitata dal MIT e con la partecipazione del Dalai Lama sul cambiamento climatico e la scarsità delle risorse, dove era stato suggerito che gli insetti potevano essere una fonte alternativa di proteine per nutrire una popolazione globale in continua crescita. Ero un po’ “fissato” con la salute e il fitness, e ho visto le potenzialità di questo alimento estremamente nutriente, ma non sfruttato. Così abbiamo iniziato a pensare a come introdurlo nella dieta delle persone e ci è venuta l’idea di usare le barrette come veicolo per introdurci nel settore, e abbiamo lanciato il concept del prodotto con una campagna Kickstarter nel 2013.
Perché le barrette?
Quando si guarda ad altri alimenti “strani” che hanno attraversato la strettoia arrivando al mainstream –il sushi per esempio- si vede che c’era sempre qualche tipo di veicolo introduttivo che ha facilitato i consumatori nell’approccio a quel nuovo cibo. Nel caso del sushi, è stata la California Roll che ha nascosto il pesce crudo all’interno di riso e alghe aprendo la strada per il sashimi e altri formati. Abbiamo scelto le barrette –usando il principio della California Roll- perché le persone le associano con i loro benefici, ed è facile integrare la polvere proteica di grillo in un prodotto riconosciuto come sicuro e familiare.
Perché i grilli?
Ci siamo addentrati in profondità nella psicologia del gusto e del disgusto e abbiamo capito che i grilli sono “l’insetto apripista”: è molto più facile superare la sfida psicologica del disgusto mangiando un grillo rispetto ad altri insetti. Inoltre, sono relativamente facili da allevare ed hanno un alto contenuto di proteine e grassi sani.
Pensi che mostrare gli insetti “così come sono” sia la strategia migliore per favorire la loro accettazione da parte dei consumatori occidentali?
Ci sono sicuramente sfide connesse agli insetti come ingrediente, e ci sono un sacco di sfide in generale collegate al disgusto che i consumatori occidentali ancora provano nei confronti di questa relativamente nuova fonte di cibo. Noi volevamo solo rendere l’approccio del consumatore il più semplice possibile, e abbiamo scoperto che le persone sono generalmente ben disposte verso il concetto di “farina di grillo”. Più in generale, non ci si aspetterebbe di vedere una foto di una mucca quando si mangia un hamburger, quindi perché vedere la foto di un grillo quando si prova una barretta che ne contiene?
Dove reperite gli insetti?
Da allevamenti negli Stati Uniti e in Canada, dove sono nutriti con ingredienti organici certificati non-OGM.
Il settore degli insetti commestibili è ormai abbastanza forte da poter dire che il suo sviluppo è inarrestabile?
Noi pensiamo di sì! Gli insetti commestibili hanno molto senso da un punto di vista nutrizionale e della sostenibilità e c’è sicuramente un’ondata di nuove aziende che stanno lavorando per soddisfare la crescente domanda. Abbiamo avuto un sostegno enorme da parte dei nostri investitori e clienti, e man mano che gli insetti commestibili continuano a farsi largo nel concetto di dieta, sarà sempre più facile per il settore prosperare.
Cosa ne pensi del mercato europeo?
Siamo entusiasti all’idea di espanderci in Europa (anche perché io sono scozzese), ma siamo anche consapevoli del fatto che non dobbiamo distrarci, quindi per ora siamo concentrati sul mercato degli Stati Uniti, dove c’è moltissimo spazio per crescere.
Avete avuto una campagna di fund-raising compaign di grande successo, che cosa puoi suggerire ad altri imprenditori del settore che vogliono trovare investitori?
Kickstarter è uno strumento estremamente efficace per mettere alla prova la domanda da parte dei potenziali clienti. Per noi è stato un grande un grande risultato raggiungere il nostro obiettivo nel giro di pochi giorni, e ci ha dato la fiducia per presentare la nostra azienda agli investitori più tradizionali. Un buon consiglio che ci è stato dato è: quando vuoi soldi, chiedi un consiglio; quando vuoi un consiglio, chiedi soldi.