Intervista con Janne Koskenniemi di EntoCube
Come siete stati coinvolti nel business degli insetti commestibili?
Il nostro team è composto da persone con background differenti con storie diverse sul come sono state coinvolte nel mondo degli insetti commestibili. Abbiamo viaggiatori entusiasti e ottimi chef come Perttu e Otto, persone con un sacco di esperienza sullo studio dell’entomofagia come Jaakko e, naturalmente, il nostro CEO Robert senza il quale EntoCube esisterebbe. Robert è un ragazzo eccezionale, con formazione ingegneristica, ma è anche stato un candidato-astronauta.
L’intera idea di EntoCube è venuta da Robert, che voleva trovare una soluzione per ottenere proteine di alta qualità per i viaggi nello spazio ma anche da produrre direttamente nello spazio. Se si pensa alla Terra, anche lei è una sorta di una nave spaziale con risorse limitate ma con un tantissimi di passeggeri. Se si può risolvere il problema della produzione di proteine nello spazio, è anche possibile risolvere i problemi di fame e deficit di proteine sulla Terra!
Il resto del nostro team è allo stesso modo interessato a risolvere i problemi della fame nel mondo e a lavorare per rendere concreta la rivoluzione culinaria basata sugli insetti. Si potrebbe dire che il denominatore comune è la volontà di risolvere grandi problemi e di conquistare un campo completamente nuovo nell’industria alimentare.
EntoCube offre un sistema mobile “all-in-one” per allevare insetti commestibili. Perché avete deciso di commercializzare un prodotto come questo?
La risposta è duplice: 1. perché non c’è alcuna azienda che fornisca tecnologia completamente automatizzata per una produzione massiva di insetti per il consumo umano 2. perché per avere prezzi contenuti dei prodotti a base di insetto si deve ridurre al minimo il lavoro manuale umano nel processo.
L’idea di mettere un allevamento di grilli in un container deriva dalla nostra mission di essere parte della soluzione del problema della fame. Con poche risorse il container può essere spedito o costruito in luoghi dove le persone hanno bisogno di proteine di alta qualità, in pratica significa il container è come un pezzo di LEGO. Quindi l’allevamento è espandibile, e può diventare grande abbastanza per soddisfare le esigenze della crescente popolazione che nel mondo si nutre di insetti.
Il container ci fornisce anche un laboratorio per le sperimentazione che possiamo posizionare dove vogliamo.
Attualmente stiamo sviluppando una soluzione automatizzata che può essere implementata in scala crescente. Noi crediamo che in pochi anni ci sarà un grande aumento della richiesta di prodotti di alta qualità derivati dagli insetti commestibili. Ciò significa che ci sarà una grande richiesta degli ingredienti per tali prodotti. Nel nostro caso, la polvere di grillo. Per fornire i grilli e ricavarne la polvere, il sistema deve essere scalabile e modulare. Abbiamo un paio di idee per l’automazione, ma l’obiettivo finale è naturalmente quello di avere la miglior tecnologia adatta alla produzione massiva sia dei grilli che della polvere.
Il sistema potrebbe essere una soluzione per sconfiggere la fame nei paesi sottosviluppati?
Sì in effetti potrebbe.
EntoCube produce proteine di alta qualità con una quantità minima di mangime, acqua ed energia. Bisogna prendere in considerazione il fatto che di solito le risorse degli agricoltori in questi paesi sono estremamente limitate, la terra potrebbe non essere coltivabile o gli agricoltori potrebbero essere troppo poveri per farlo.
Con EntoCube invece è possibile produrre proteine di alta qualità con poche risorse. Per produrre un chilogrammo di proteine da una mucca sono necessari circa 20kg di mangimi e 1500 litri d’acqua. I numeri per stessa quantità di proteine grillo sono: 1,7kg di mangimi e solo un litro di acqua. I grilli poi mangiano molti tipi di alimenti freschi così che non è necessario provvedere ad una alimentazione speciale per loro, come invece succede per esempio con il pollame.
Il problema con l’allevamento di mucche, pecore e maiali è che mettono a dura prova il terreno su cui sono allevati. In alcune occasioni la terra in cui il bestiame è stata allevato è praticamente morta. Niente cresce più. EntoCube non pone questo problema.
Fondamentalmente stiamo offrendo una soluzione efficiente, ecologica e a basso consumo energetico per la produzione di proteine ovunque si desideri.
EntoCube consuma molta energia per operare? Può essere dotato di pannelli fotovoltaici?
Il nostro primo EntoCube manuale utilizza circa 5kWh al giorno. Quel quantitativo può essere prodotto con circa 5 pannelli, dipendentemente dalle condizioni climatiche del luogo specifico. A titolo di esempio, in Finlandia durante l’inverno sarebbe necessaria una altra fonte di energia supplementare oltre quella solare.
L’idea si basa sulla vendita o sull’affitto degli EntoCubes? Qual è il costo?
Faccio ancora un esempio: il mercato degli insetti commestibili è in crescita e c’è richiesta del prodotto. Al momento non ci sono soluzioni per allevamenti autosufficienti di insetti commestibili. E’ come UPM senza Metso. Se non c’è azienda a fornire i mezzi per fare la carta e il compensato, non ci sarà abbastanza prodotto per soddisfare la domanda. Vogliamo essere la Metso dell’industria degli insetti commestibili.
Abbiamo già venduto il nostro primo EntoCube e siamo in trattative con un paio di altri acquirenti interessati. Abbiamo anche ottenuto ottimi riscontri da alcuni agricoltori interessati ad avviare allevamenti di grilli a contratto.
Pensi che gli EntoCubes potrebbero essere utilizzati in navi spaziali della NASA per fornire agli astronuti una fonte rinnovabile di proteine durante il viaggio e per iniziare la colonizzazione di Marte?
Certamente! Una volta ottenuta l’automazione dell’attuale prodotto, i principi di base possono essere trasferiti su una scala più piccola e adeguata ad una navicella spaziale. D’altronde uno dei motivi per cui EntoCube esiste è l’interesse del nostro CEO per l’esplorazione spaziale.
Prestiamo anche molta attenzione alle soluzioni in fase di sviluppo dei progetti che perseguono la colonizzazione di Marte.
EntoCube è qualcosa che posso gestire nel mio giardino da solo?
Sicuro! Hai solo bisogno di un po’ di energia, di mangime e di tempo. E, naturalmente, uno spazio che possa ospitare l’EntoCube. Prendersi cura di una versione manuale EC10 di EntoCube richiede circa 1-2 ore al giorno, a seconda del processo e dalla fase del ciclo vitale in cui i grilli si trovano. È possibile alimentare i grilli con frutta e verdura fresche o si possono dar loro cibo secco e acqua. Se vi capita mangiare insalata, è possibile utilizzare gli scarti per alimentare i grilli.
Qual è il futuro dellentomofagia nel mondo occidentale?
Il futuro appare luminoso. Vi è un crescente interesse per i prodotti a base di insetti e anche i media sono davvero interessati all’argomento. Noi abbiamo anche cercato di intercettare la grande richiesta per questi prodotti, ma attualmente la legislazione dell’UE vieta la vendita di insetti per consumo umano. Nonostante ciò, ci sono stati eventi dove le persone hanno avuto la possibilità di degustare ad esempio i nostri grilli (a proprio rischio, ovviamente) e il feedback è stato sempre e solo positivo. Inoltre ci sono molte aziende alimentari e produttori di snacks che vogliono essere i primi a lanciare linee di prodotti a base di grillo.
Le possibilità sono infinite e siamo solo in inizio!