Intervista con Thanaphum Muang-Ieam, co-fondatore e CEO di Sahakhun Bug Farm
Raccontaci la storia del progetto Sahakhun Bug Farm Sahakhun
Sahakhun Bug Farm Limited Partnership è situata in Thailandia, alleviamo grilli commestibili “Acheta domesticus” (Grillo Domestico) esclusivamente per il consumo umano.
Non solo alleviamo grilli ma siamo anche produttori (grilli congelati e al vapore, polvere e snack proteici) e fornitori di grilli come materia prima.
Per quanto riguarda la produzione di polvere proteica derivata dai grilli, la nostra è un’azienda OEM (Original Equipment Manufacturer).
C’è bisogno di una sorta di “autorizzazione specifica” per trattare insetti commestibili in Thailandia?
Siamo il primo e l’unico esportatore thailandese di prodotti a base di grilli commestibili ad essere autorizzato ed approvato dal Ministero del Commercio Estero thailandese.
La qualità dei nostri prodotti è stata testata e approvata dal Laboratorio Centrale e certificata dalla FDA thailandese.
Che quantità di insetti commestibili producete ogni anno?
Minimo 10-12 tonnellate all’anno.
Il mercato insetti commestibili “made in Thailandia” sta crescendo più rapidamente, ora che il mondo occidentale inizia ad interessarsi all’entomofagia?
Abbiamo mangiato insetti per molto tempo a causa dei motivi culturali, di tradizione e anche economici. Ma oggi ci sono molti giovani imprenditori che hanno studiato e conoscono bene i benefici che si possono ricavare dagli insetti commestibili, quindi le aziende del settore stanno crescendo parallelamente alla consapevolezza dei consumatori, delle vecchie e delle nuove generazioni.
Gli insetti li allevate o li comprate?
Abbiamo il nostro allevamento. Tuttavia la domanda sta crescendo in fretta e abbiamo perciò selezionato i migliori allevamenti che ora lavorano a stretto contatto con noi, seguendo rigorosamente le nostre linee guida. Gli standard sanitari nel nostro gruppo di allevamenti sono quotidianamente monitorati e registrati, dall’uovo al periodo di raccolta, in modo da essere sicuri che i nostri grilli siano sani, puliti e sicuri per i consumatori.
Qual è il vostro mercato principale?
I nostri mercati principali sono la Thailandia, i paesi vicini e gli Stati Uniti.
Avete in programma di vendere i vostri prodotti anche in Europa?
Assolutamente si!
Il mercato europeo è stato il primo in cui abbiamo programmato di vendere i nostri prodotti, e un importatore tedesco è stato il primo che si è messo in contatto con noi. In realtà continuiamo a discutere, condividere informazioni e collaborare con molti imprenditori. Nostri campioni sono stati consegnati loro per poter essere utilizzati nei loro stessi prodotti e alcuni, come distributori, li utilizzano per testare il loro mercato. Non appena le normative europee permetteranno di importare prodotti a base di insetti commestibili provenienti dai paesi extra-UE, noi saremo già pronti
Qual è il vostro prodotto best-seller?
La polvere proteica ricavata dai grilli che commercializziamo con il marchio “Nextprotein”.
Gli snack, che invece commercializziamo con il marchio “Zeed Bugs”.
Questi sono i nostri best seller.
Cosa state facendo -in termini di packaging, produzione e comunicazione- per superare il “disgusto” che gli occidentali provano all’idea di mangiare un insetto?
Abbiamo iniziato a processare l’intero grillo per ricavarne polvere proteica, perché è il modo più semplice per evitare il “disgusto” collegato all’idea di mangiare un grillo. La polvere infatti può essere più facilmente approcciata dai consumatori.
La cosa più importante è comunque l’educazione. Noi, sostenuti dalle Istituzioni, abbiamo bisogno di educare le persone ad accettare l’entomofagia; e noi, come settore, dobbiamo capire a fondo le -attraverso ricerche e indagini per esempio- le “reazioni disgusto”. Se diciamo alla gente di mangiare insetti perché così possono guarire un mondo malato, questo è qualcosa di molto lontano dalla loro vita quotidiana; è meglio mettere a confronto gli insetti commestibili con gli altri alimenti che consumano nella quotidianità come carne, legumi, latte, salsicce, barrette proteiche, etc, e partire da lì.
Inoltre, sono in totale disaccordo con il modo in cui alcune aziende del settore comunicano con i consumatori mostrando spesso foto di cavallette giganti o ragni nella bocca di qualcuno. Questo genera ribrezzo nelle persone che non hanno mai mangiato insetti, e se continueremo a pubblicare questo tipo di immagini, continueremo a enfatizzare la loro percezione negativa del consumo di insetti commestibili.
Il mercato degli insetti commestibili si svilupperà presto e velocemente anche in Occidente?
Sì, sono sicuro che il mercato occidentale sarà uno dei più grandi. Anche perché i cittadini occidentali stanno diventando sempre più consapevoli del consumo responsabile, delle implicazioni della nostra produzione alimentare sull’ambiente, della crescita della popolazione mondiale e della necessità di trovare fonti alternative di proteine.
Quali sono i vostri nuovi progetti per il futuro?
Investire di più in Ricerca&Sviluppo, in particolare su due nuove specie di insetti commestibili che vogliamo allevare.
L’altro obiettivo importante è la cooperazione con le Istituzioni per lo sviluppo di tecnologie orientate a rendere più facile il sistema di lavoro nei nostri allevamenti.