Abbiamo fatto al Dr. Tilemachos Goumperis, esperto dell’Unità Rischi Emergenti dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), qualche domanda sugli aspetti del rischio collegato all’allevamento e al consumo di insetti commestibili e alla sua esperienza con l’entomofagia.
Quali sono i reali rischi per la sicurezza alimentare derivanti dalla produzione e dal consumo di alimenti a base di insetti?
Il parere dell’EFSA afferma che quando gli insetti vengono nutriti con mangimi consentiti, il potenziale rischio di esposizione a patologie e infezioni dovrebbe risultare simile a quello associato ad altri animali che sono fonti di proteine.
Il parere elenca in dettaglio potenziali rischi ambientali di tipo biologico, chimico e anche possibili problematiche di allergenicità in relazione al consumo di insetti. L’eventuale presenza di pericoli biologici e chimici nei prodotti alimentari e nei mangimi derivati da insetti dipenderebbe dai metodi di produzione, da ciò con cui gli insetti vengono nutriti (il cosiddetto “substrato”), dalla fase nel ciclo di vita nel quale gli insetti vengono raccolti, dalle specie, nonché dai metodi utilizzati per la loro successiva trasformazione.
Nell’allevamento di insetti commestibili esistono fattori di ordine ambientale che possano riflettersi sulla sicurezza alimentare dei prodotti ottenuti?
La produzione e la lavorazione d’insetti richiedono energia, acqua, terra e ulteriori risorse. Ciò richiede un profilo di rischio sugli impatti ambientali e sistemi di mitigazione.
Rispetto al tradizionale allevamento di bestiame, gli studi sugli allevamenti di insetti sono molto scarsi. L’impatto ambientale degli allevamenti di insetti, in termini di utilizzo delle risorse e delle emissioni, dipende dalle specie di insetti allevate, dal tipo di substrato utilizzato per l’alimentazione e da altri fattori, ma dovrebbe essere paragonabile a quello di altri sistemi di produzione animale.
Come vede l’entomofagia tra quindici anni?
L’entomofagia fa già parte della dieta di molte persone in tutto il mondo, tuttavia, è difficile prevedere il consumo da parte degli europei tra 15 anni in quanto gli insetti commestibili non fanno parte della loro dieta tradizionale
Per quanto riguarda la conoscenza scientifica c’è bisogno di ulteriori studi. Nel parere dell’EFSA sono indicate aree d’incertezza dovute all’attuale mancanza di dati disponibili.
Ha mai avuto occasione di mangiare degli insetti? Che ricordo ha dell’esperienza?
Sì, ho mangiato insetti (vermi e grilli) e anche proteine derivate da insetti, tutti prodotti da imprese europee. Non avevano un gusto troppo forte, ma piuttosto neutro.
Non sono comunque un grandissimo fan di questo cibo, sia perché non sono abituato sia perchè ho altre opzioni per assumere proteine.