Intervista a Paul Vantomme
Quale era la percezione media del mondo occidentale nei confronti degli insetti commestibili quando ha iniziato a lavorare con la FAO?
Quando ho iniziato a lavorare sugli insetti commestibili presso la FAO dal 2000 in poi (Studio sul ruolo di bruchi commestibili in Africa Centrale), la reazione mondo occidentale era di “disgusto”. Mangiare insetti era percepito come qualcosa comune a culture primitive. Solo pochissime persone e gli accademici erano favorevoli a che la FAO iniziasse ad accendere l’attenzione su una delle fonti di cibo più trascurate al mondo! E anche all’interno della FAO io stesso ero considerato da molti come mezzo matto …
Come è quella percezione media ora?
Negli ultimi 15 anni la percezione di usare/allevare gli insetti commestibili in agricoltura come alimenti/mangimi per bestiame o come altre materie prime è cambiata radicalmente da un’ignoranza/rifiuto generale ad una maggiore accettazione in quasi tutti i paesi del mondo. Nei paesi in cui è praticata, entomofagia ha dato fiducia alla gente nel continuare a con la propria dieta tradizionale, per esempio in Thailandia dove il consumo di insetti come prodotti alimentari è aumentato drasticamente. Nel mondo occidentale, una parte sempre in crescita della popolazione è ora a conoscenza dei vantaggi derivanti dell’utilizzo di insetti commestibili, anche se il fattore-disgusto è ancora molto presente quando si tratta di insetti come cibo. Tuttavia, sempre più persone occidentali ora accettano gli insetti come alimento per gli animali, così come sono propense a consumare pesci di allevamento nutriti con mangimi a base di insetti. Prodotti con insetti trasformati (ad esempio la farina) utilizzati in pasta, barrette energetiche, etc, dove l’insetto completo non è più visibile, sembrano attrarre un numero crescente di consumatori.
Molti temono che il “movimento” degli insetti commestibili abbia perso il suo principale punto di riferimento istituzionale, dal momento che lei è andato in pensione …
Il “movimento degli insetti commestibili” ha ormai acquisito slancio sufficiente da poter ulteriormente crescere da solo…il settore è ancora giovane ed emergente, con nuovi campi da sviluppare come ad esempio I regolamenti internazionali che disciplinano l’allevamento degli insetti, l’elaborazione e l’etichettatura dei prodotti, gli standard di sicurezza alimentare, il sostegno nei confronti dei paesi in via di sviluppo, il fare rete, lo scambio di informazioni anche verso le popolazioni povere…questi sono tipici mandati FAO per cui il sostegno di UNFAO sarebbe un grande vantaggio, e infatti è un grande peccato che non vi sia più alcun punto di riferimento nella FAO ora che ho lasciato l’incarico. Adesso è il momento che in cui gli Stati devono chiedere alla FAO di aiutarli a sviluppare il settore degli insetti commestibili, in modo che la FAO possa ristabilire la sua capacità di sostegno ai paesi membri.
Sa se qualcun altro continuerà l’essenziale lavoro che lei svolgeva nella FAO?
Non ho avuto informazioni in merito da parte del senior management della FAO (il mio ultimo giorno lavorativo è stato il 29 Gennaio 2016), né su quali siano i loro propositi per quanto riguarda il programma sugli insetti commestibili che ho iniziato… potreste porre questa domanda a eva.muller@fao.org, la persona responsabile presso la FAO della decisione di non rinnovare il mio incarico.
Che cosa considera il suo maggior successo nell’esperienza esperienza con gli insetti commestibili all’interno della FAO?
Che anche con il “molto poco supporto” (per non dire “ostruzionismo”) dalla dirigenza FAO, sono stato in grado di ispirare migliaia di persone in tutto il mondo a scambiarsi informazioni, esperienze e idee per la creazione di start-up e progetti riguardanti gli insetti come cibo e mangime, e il mio più grande piacere è vedere che il loro numero è tuttora in costante crescita… “niente può più fermare questo processo di sviluppo (nemmeno la dirigenza della FAO).
Ha in programma di essere ancora coinvolto nel mondo degli insetti commestibili in altri modi, per esempio come consulente privato per le aziende private?
Sì! E sono gratuitamente disponibile, raggiungibile all’indirizzo paul.vantomme3@telenet.be (io lo faccio per passione e non per denaro, dato che oltretutto già ricevo una pensione dalle Nazioni Unite). Sono disponibile per ONG, mondo accademico, le scuole, la partecipazione ad eventi, per i media, ma anche per contribuire ulteriormente a diffondere la conoscenza o fornire al settore qualsiasi altro aiuto, nei limiti delle mie possibilità.
Qual è il miglior consiglio che può dare agli imprenditori del settore insetti commestibili?
Fare attenzione a non fare troppi passi troppo in fretta su ghiaccio troppo sottile…imparare il mestiere facendolo prima su piccola scala e aumentare gradualmente, passo dopo passo…in ogni caso, il mercato potenziale per gli insetti commestibili è ancora molto piccolo e di nicchia e alcuni importanti ostacoli dovranno ancora essere superati, come ad esempio il quadro giuridico e i regolamenti. Questo richiederà ancora anni, dando modo nel frattempo di padroneggiare completamente tutte le tecniche, il marketing e gli aspetti economici della vostra idea/azienda/ramo di settore, di capire in quale contesto gli insetti prodotti avranno successo (alimenti, mangimi, prodotti sanitari, prodotti chimici, grassi, etc).
Qual è il miglior consiglio che si può dare alle Istituzioni, in generale, perché diventino parte attiva dello sviluppo del settore e non solo una controparte burocratica?
Il modo in cui ho lavorato in FAO nel corso degli ultimi 10 anni ha funzionato bene per far progredire il settore e ha portato diversi soggetti coinvolti o interessati agli insetti comemstibili (del settore privato, del mondo accademico, dei media, delle ONG, donatori, investitori, legislatori, governi, consumatori) a comunicare tra di loro. Solo un’organizzazione come la FAO è in grado di fornire una piattaforma neutrale in cui tutte le parti interessate e si sentano a proprio agio e siano trattati allo stesso modo.
Cosa sarà l’entomofagia nel mondo occidentale tra dieci anni?
Vorrei avere una sfera di cristallo per vedere nel futuro e poter rispondere, ma spero che il settore continuerà a espandersi e a spostarsi da un mercato di nicchia a un mercato di massa.
Naturalmente L’Entomofago ha posto LA domanda alla Signora Eva Muller…siamo in attesa di poterla intervistare sull’argomento.