Intervista con Kelly Sturek, fondatore di BugeaterFoods
Parlaci brevemente l’idea dietro la società e del perché hai deciso di investire nel settore degli insetti commestibili
Penso che la cosa più importante per me sia stata capire che era davvero possibile avviare questa attività. Possibile realizzare i prodotti, dargli un buon gusto e venderli. Siamo un team eterogeneo con competenze in Scienze degli Alimenti, Business e Design, e tutti volevamo fare questo. Ci siamo resi conto che potevamo fare la differenza nel mondo e in questa industria. Vogliamo fare cose interessanti e sfamare le persone.
Perché scommettere sugli shakes proteici a base di insetti?
L’idea era basata sull’unicità del prodotto e sul fatto fosse facile e veloce da realizzare. Non ci sono grandi processi di produzione, solo la giusta miscela di ingredienti per ottenere un buon prodotto. Era anche un test: “La gente in Occidente, più specificamente nel Midwest, mangerà insetti? E se lo farà, li comprerà da noi, un gruppo di collegiali ventiduenni?”. Abbiamo scoperto che sì! lo fanno, anche negozi di alimentari.
Quale è il vostro gusto best-seller?
Personalmente il mio preferito è il gusto caffè. Abbiamo testato molti sapori e variazioni per ottenere il risultato desiderato. Abbiamo anche aggiunto la caffeina, per i dipendenti da caffè come siamo noi. Abbiamo avuto una grande risposta. Le persone amano il sapore di caffè tanto quanto la caffeina. E’ il nostro preferito alla mattina, ed è il preferito anche dai nostri clienti.
Avete fatto molti “test di assaggio”, qual è la reazione normale quando la gente assaggia i vostri shakes per la prima volta?
Dipende molto se diciamo loro che cosa è o non è. Se glielo diciamo prima, le reazioni sono di tre tipi:
Diavolo sì!
Diavolo, no!
Dimmi di più!
Circa ⅓ ha detto Diavolo sì! e ⅓ ha detto Diavolo no! La persone che hanno esclamato Dimmi di più! sono le più divertenti: una volta che sanno che gli insetti sono allevati per il consumo umano, che hanno un impatto ambientale minimo e ne scoprono i vantaggi in termini nutrizionali, la maggior parte -se non tutti- sono disposti a provarli.
Se invece non diciamo niente prima, le persone semplicemente pensano che sia un buon prodotto alimentare con un buon gusto.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Abbiamo un progetto con USDA e stiamo lavorando per fare prodotti a base di riso e paste alimentari. Vediamo un grande potenziale, non solo per prodotti di consumo, ma ma anche per prodotti di sollievo/aiuto. La metà della popolazione mondiale dipende dal riso e noi cerchiamo di migliorare le loro diete con prodotti a base di riso come i Ramen noodles ad esempio.
Siete interessati al mercato dell’UE?
Sicuramente. Potrebbe richiedere un certo tempo, ma arriveremo anche lì. Abbiamo già avuto un certo interesse per il nostro prodotto e sappiamo di avere potenzialità nell’UE.
Cosa pensi del futuro dell’entomofagia in Occidente?
Pensiamo che il potenziale per usare gli insetti in qualsiasi prodotto sia illimitato. Gli insetti interi potrebbero anche non prendere piede, ma pensiamo che rendere i prodotti che li contengono simili a ciò che la gente mangia già, faciliterà molto la transizione verso l’entomofagia. Riso, pasta, prodotti a base di insetti che somiglino a quelli a base di carne, frullati proteici, barrette e quant’altro possa renderli più appetibili. È così che le persone non avranno problemi a consumarli.