Chi non conosce Postalmarket?
E’ uno di quei marchi la cui notorietà si è trasmessa di generazione in generazione, arrivando praticamente integra fino ad oggi.
Postalmarket è nato nel 1959 dalla mente dell’imprenditrice milanese Anna Bonomi Bolchini, e ricalcando il modello della vendita per catalogo tanto diffusa negli States è cresciuto velocissimo sull’onda di un successo travolgente.
Nei primi anni 90 l’azienda era leader indiscussa delle vendite a catalogo, antesignana degli odierni e-commerce, con un fatturato di circa 500 miliardi delle vecchie lire.
Di qui in avanti saranno molti i passaggi di proprietà del marchio e dell’attività (si sfiorerà persino la quotazione in Borsa), ma fatturati decrescenti e problemi gestionali portano al fallimento nel 2015.
Nel 2019 però, Stefano Bortolussi (che intanto ha acquisito marchio, dominii ed e-commerce) incontra i fondatori di ProjectMoon che gestiscono Storeden, uno dei servizi ecommerce più utilizzati in Italia: nasce la nuova Postalmarket, che nel 2020 tornerà operativa sia con la rivista cartacea che con un portale commerciale tutto nuovo.
E tutta nuova è anche l’impostazione che il management ha dato al progetto di rilancio, con un occhio di riguardo alla qualità, alla sostenibilità ecologica ed etica delle proposte, alle nuove tendenze e al pubblico più giovane.
Date le premesse, che a catalogo arrivassero anche gli insetti commestibili era solo questione di tempo.
L’accordo è stato recentemente siglato con l’azienda Fucibo, prima in Italia a produrre alimenti a base di farine di insetti, ed è un’ottima notizia per il nostro settore.
Al momento sono disponibili le chips ai gusti pizza e formaggio, tra qualche giorno arriveranno i biscotti, poi i crackers, la pasta e i premiscelati per fare il pane e la pizza a casa.
La collocazione dei prodotti in un ambito che coniuga tradizione e innovazione come il nuovo Postalmarket è segnale evidente che la “normalizzazione” degli alimenti a base di farina di insetti è in fase avanzata.
Le prospettive di crescita di questo nuovo mercato continuano ad apparire entusiasmanti, gli indicatori evidenziano il trend di espansione e non solo in termini di quantitativi o fatturati, ma anche in termini di interesse che investitori e partners industriali stanno dimostrando nei confronti delle aziende del comparto.
Inutile dire che il lavoro da fare è appena iniziato.
Adesso che sono finalmente disponibili le farine autorizzate dalla UE, è arrivato il momento di completa maturazione di un frutto che bisogna cogliere senza esitazioni attraverso campagne informative e di sensibilizzazione sempre più efficaci, prodotti sempre più evoluti, distribuzione attraverso negozi e GdO, tanta ricerca e sviluppo in ogni sezione della filiera.