Intervista a Daniel Murta, fondatore di Entogreen
Raccontaci come sei stato coinvolto nel mondo degli insetti e come è nato il progetto Entogreen
Questo progetto è iniziato nel 2012, inizialmente concentrandosi sul Tenebrio Molitor (TM) come cibo. All’epoca stavo facendo il mio dottorato in Medicina Veterinaria ed era molto difficile che un progetto di questo tipo fosse accettato dal pubblico e sono emerse molte resistenze sul sostegno pubblico e governativo. Tuttavia, alla fine del 2013 è stato possibile stabilire una partnership con un istituto di ricerca in Portogallo che ha aperto le porte allo sviluppo di nuovi prodotti e alla creazione di un’unità pilota in grado di produrre una maggiore quantità di farina di insetti.
All’inizio del 2015 EntoGreen ha accolto un nuovo socio, Rui Nunes, un altro imprenditore interessato al campo degli insetti ma con una visione diversa, voleva usare l’insetto come mezzo per ridurre l’impatto ambientale della produzione animale, usando le Black Soldier Fly (BSF ) per convertire il letame animale.
Queste due visioni molto diverse non erano compatibili, tuttavia, siamo stati in grado di svilupparne una terza: l’uso di BSF per convertire sottoprodotti vegetali in mangimi per animali, che è l’obiettivo attuale di EntoGreen.
Quali prodotti state commercializzando in questo momento?
EntoGreen è focalizzato sulla bioconversione di sottoprodotti vegetali in proteine di insetti, olio di insetti e fertilizzanti organici. Questi prodotti sono stati sviluppati nell’ambito di un progetto finanziato dal Governo portoghese, EntoValor (POCI-01-0247-FEDER-017675), e con la collaborazione di diverse aziende, produttori di ortaggi, produttori di mangimi e un istituto di ricerca portoghese (INIAV) . Pertanto, nell’ambito di questo e di altri progetti, stiamo conducendo esperimenti in vivo con galline, polli da carne e con la concimazione del suolo. Inoltre stiamo anche iniziando nuove sperimentazioni con i produttori di mangimi per pesci.
Qual è la sfida principale quando si tratta di allevare gli insetti?
Negli ultimi 6 anni, abbiamo affrontato diverse sfide, come parassiti e muffe. Oltre a ciò, ho persino sviluppato una lieve allergia al TM.
L’allevamento di insetti è semplice e non ha molta complessità quando in piccole quantità. Le difficoltà si presentano quando si passa dal laboratorio alla vera produzione di grandi quantità industriali.
Avete mai affrontato il “collasso della colonia”?
Sì, abbiamo dovuto affrontare una grande perdita di larve e mosche BSF mentre cercavamo di produrle in una serra, due estati fa. Come si può vedere in letteratura, si può aumentare la produzione di uova BSF in una serra, che era quello che volevamo fare anche noi. Però durante l’estate portoghese una serra può raggiungere una temperatura molto elevata e si deve fare molta attenzione aìnel gestirla. Questo è quello che è successo durante un fine settimana, e quando siamo tornati alla nostra unità pilota l’intera produzione che si trovava all’interno della serra era andata persa. Fortunatamente avevamo anche un’altra struttura che produceva BSF.
Pensi che in Europa il futuro di questa industria vedrà una manciata di grandi aziende o che ci sia spazio anche per i piccoli produttori?
Credo che questo settore crescerà molto velocemente, dando spazio sufficiente sia per le grandi aziende che per quelle più piccole. All’inizio la grande battaglia sarà quella tra le aziende che poi segneranno la strada e controlleranno la maggior parte del mercato, definendo prezzi e processi. Ciononostante, come altri settori di produzione animale (sì, l’allevamento degli insetti è un settore di produzione animale) ci sarà spazio sufficiente per le grandi compagnie e per quelle più piccole, concentrate comunque su diversi livelli di mercato.
State lavorando per la conformità al regolamento UE sui Novel Food?
Siamo al passo con gli sviluppi nei regolamenti dell’UE, ma principalmente nel settore dei mangimi per animali, poiché ci concentriamo su questo mercato. Peronalmente faccio parte del gruppo Focus EIP-Agri “Novel Food for Pig and Poultry” e stiamo lavorando in stretta collaborazione con il Governo portoghese (DGAV) per chiarire in che modo gli insetti possono essere utilizzati legalmente nei mangimi, sviluppando un manuale sulle buone pratiche che sarà pubblicato nel 2018.
Cosa ti aspetti per il prossimo futuro?
Credo che questo settore crescerà molto velocemente. È il momento di stabilire nuove attività legate agli insetti e ci sono diversi players che stanno entrando in questo “mercato”. Vediamo questo cambiamento, e come EntoGreen abbiamo recentemente fondato -e dato il primo Presidente- l’Associazione portoghese di produttori e trasformatori di insetti (Portugal Insect). Siamo saliti da 3 a 9 membri nel giro di pochi mesi, e crediamo che ci siano almeno altri 5 progetti di business con insetti in Portogallo, evidenziando una forte crescita rispetto al 2017.