Dopo essermi laureato nel 2016, ho iniziato a pianificare la mia attività: dopo la breve esperienza di un progetto nel settore dei farmaci veterinari, ho deciso di passare alle proteine degli insetti sperando di ottenere risultati in questo grande e nuovo ambito.
Per la trasformazione in prodotti più elaborati e per la loro successiva vendita, la questione è relativamente più complicata. Prima di tutto, gli insetti devono essere compresi nel catalogo degli alimenti approvati dal Ministero della Sanità. In caso contrario, sarà necessario fare una richiesta affinché vengano aggiunti alla lista. Questo processo in Cina è molto lungo: un’attesa di due anni è una stima ottimistica. Dopo l’autorizzazione, il richiedente non ha esclusività e tutti possono cominciare a usare questo ingrediente, il che ha anche portato al fatto che i cinesi non siano molto attivi in questo processo.
Secondo la legge, le fabbriche che effettuano la trasformazione in prodotti lavorati devono inoltre ottenere una certificazione. Gli standard aziendali e gli standard di prodotto devono essere analizzati e approvati dall’ente locale per la regolamentazione degli alimenti e dei farmaci prima che possano essere venduti (per ottenere un’approvazione mi ci sono voluti 8 mesi, motivo per cui faccio sempre due lotti diversi di prodotti beta.)
La Cina ha una lunga storia di consumo degli insetti: le pupe di cicala, le cavallette, le larve del bambù (zhujiechong), le larve di ape e così via sono tutti considerati delle delicatezze a tavola. Ma i nostri prodotti sono focalizzati sulla biotecnologia e sui concetti di salute e benessere. Pertanto, le persone a cui ci rivolgiamo potrebbero non essere le stesse che mangiano insetti al ristorante, anzi, gran parte del nostro gruppo di riferimento non accetta molto bene gli insetti, il che richiede che facciamo più sforzi in termini di accettabilità del prodotto.
Il disgusto che quasi tutto gli occidentali provano all’idea di mangiare insetti, è meno forte tra i consumatori cinesi?
Come già detto, c’è una grande fetta della popolazione cinese che mangia insetti, i quali possono anche fare parte della loro dieta quotidiana. Nella zona del Dongbei molte persone mangiano le pupe della cicala, mentre nel nord della Cina (Shandong, Henan) in molti mangiano le cicale. Nella sola città di Heze in Shandong si vendono 3.000 tonnellate di cicale. I bambini si divertono a cercarle, e poiché quasi tutti i ristoranti di piccole e medie dimensioni in queste due province acquistano cicale per tutto l’anno, quando le condizioni del mercato sono buone, una cicala può essere venduta a 0,5 yuan. Gli abitanti dello Yunnan dipendono dalle larve del bambù e dalle crisalidi di ape per la loro alimentazione. Questi due ingredienti sono la specialità di tutti i ristoranti dello Yunnan. La popolazione delle zone di cui ho parlato conta circa 400 milioni di persone, ma non sono le uniche.
Bits & Bites di Shanghai è la prima e unica società di investimento nelle startup di questo settore, ma, onestamente, la loro comprensione delle proteine di insetti cinesi è relativamente superficiale, e i loro progetti di incubazione per quanto riguarda le proteine sono una semplice copia delle startup europee e americane. Tali copie non sono destinate ad ottenere buoni risultati.
Inoltre, è in corso il progetto del villaggio di Avaento (dove gli abitanti del villaggio vivono di insetti). Stiamo scrivendo una storia meravigliosa per spiegare lo scopo di questo progetto. Stiamo progettando l’intero ecosistema del villaggio. Esso fornirà soluzioni per l’applicazione delle proteine di insetti su larga scala.
Come prodotto in rapido movimento, sono necessarie più linee di prodotti per coprire un pubblico più ampio. Per quanto riguarda la nostra azienda, piuttosto che affrontare lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente, prevediamo invece di dedicarci allo sviluppo di nuove linee di prodotti e rivolgerci a nuovi segmenti di clientela, come i bambini, gli sportivi e gli anziani. Come già detto, il nostro punto di partenza è l’efficacia delle nostre proteine.
A livello giuridico, dobbiamo trovare un terreno comune con gli istituti di ricerca e i produttori di insetti, formare una comunità di interessi e accelerare il processo di autorizzazione per l’uso di nuovi alimenti a base di proteine d’insetto, poiché più ci sono ingredienti disponibili e maggiori sono le nostre opportunità.
Sebbene le proteine di insetto abbiano un grande potenziale, non sono fortemente richieste dalla popolazione: è impossibile sostituire polli, anatre, bovini e pecore, ma cercheremo di far capire che anche le proteine dell’insetto sono utili in una certa misura. La loro preziosità sarà la premessa di base di Avaento Village.