L’anno accademico 2016-2017 giunge al termine, ed è logico concludere in bellezza con la fase conclusiva della mia avventura più eccitante: Crickerita.
L’idea Crickerita nasce a Gennaio da me e il mio amico e collega Stefano Fratoni, durante il corso “Insects as food and feed”. Alcuni mesi fa, abbiamo cominciato a mettere in pratica l’idea, e di conseguenza, ad allevare i grilli, portarli allo stadio adulto, e farli riprodurre. Dopo circa 3 mesi, i grilli hanno raggiunto un numero adeguato per una preparazione culinaria. Ci tengo a precisare che abbiamo sempre nutrito i grilli con carote e lattuga biologica in modo de evitare ogni possibile passaggio di pesticidi e composti dannosi per la salute umana. Un altro aspetto importante riguardante la potenziale commercializzazione del prodotto è l’accettazione da parte del consumatore, e di conseguenza è importante far testare il prodotto a varie persone per comprenderne i punti deboli e cercare di migliorare. Quale migliore occasione per organizzare un evento promozionale! L’abbiamo chiamato Aperidroef, in modo da unire l’aperitivo con il nome del quartiere in cui abito, che è dotato di un grande giardino centrale in cui spesso in estate la gente si reca per rilassarsi e incontrarsi.
Primo passo: sopprimere i grilli. Le norme europee non includono l’insetto nei regolamenti per il benessere animale, inoltre, secondo quanto ho studiato, le terminazioni nervose non sono abbastanza sviluppate da permettere all’insetto di percepire il dolore. Eviterò quindi l’argomento benessere animale. Le due tecniche principalmente utilizzate per la soppressione dell’insetto sono la bollitura e il congelamento. Noi abbiamo deciso, per comodità, di bollirli. Poi è stato necessario seccare gli insetti. Per farlo abbiamo utilizzato un semplice forno a microonde. Dopo questo passaggio, abbiamo ridotto i grilli in polvere e aggiunti in varie percentuali a due tipi di farine.
Una volta preparato l’impasto, eravamo impazienti di vedere come sarebbe stata la lievitazione, e se l’alto contenuto proteico dei grilli avrebbe intereferito con il normale processo. Fortunatamente dopo due ore, l’impasto presentava la stessa texture e lavorabilità di un impasto normale. Dopodichè cottura e… assaggio! Il sapore non presentava nessuna differenza da una normale pizza margherita, e ci siamo potuti dire soddisfatti. Le persone invitate sono arrivate verso le 19:00, ora perfetta per l’aperitivo. In totale, circa 50 persone hanno assaggiato Crickerita. Mentre le persone mangiavano e bevevano, abbiamo approfittato per parlare dei benefici nutrizionali e ambientali dell’insetto nell’alimentazione umana. Grazie all’aiuto dei miei coinquilini, siamo stati in grado di aggiungere all’evento anche drinks e altri spuntini tra i quali una fetta di tortilla e una pasta fredda. Abbiamo deciso di mettere un prezzo di 3 euro per recuperare i costi di preparazione dei vari piatti e drinks.
In definitiva, l’aperitivo è stato un successo, e molte persone sono rimaste piacevolmente sorprese dalla pizza. Inoltre i consigli ci sono serviti molto e ci hanno incoraggiato ancora di più a proseguire in questo straordinario campo dell’entomofagia, e spingerci chissà verso la commercializzazione del prodotto.