Intervista a Gabrielle Wimer, cofondatrice di MealFlour
C’è una storia interessante dietro ogni relazione tra un occidentale e gli insetti commestibili. Raccontaci la vostra
Tutti e tre siamo palati avventurosi e abbiamo provato gli insetti in luoghi diversi: Gabrielle ha mangiato grilli quando ha visitato il Vietnam, Elizabeth li ha assaggiati per la prima volta in Arizona, dove ha provato un lecca-lecca scorpione, e la città natale di Joyce, Athens (Georgia), ha un grande comunità di entomofagi così lei è cresciuta partecipando ad eventi sul tema. Una volta che abbiamo iniziato a conoscere meglio i benefici ambientali dell’allevamento degli insetti commestibili, siamo diventate ancora più interessate e appassionate e abbiamo deciso di promuoverne il consumo.
Cos’è il progetto MealFlour?
MealFlour è un’impresa sociale che ha lo scopo di migliorare la nutrizione attraverso l’allevamento sostenibile di mealworms, ricchi di proteine. Insegniamo alla comunità come allevare mealworms e come trasformarli in una polvere ricca di proteine, quindi lavoriamo con i partecipanti ai corsi per la progettazione di aziende agricole basate su materiali facilmente disponibili. Noi continuiamo a fornire una guida anche dopo la formazione iniziale, per garantire che le comunità possano essere autosufficienti nel reperimento di proteine da fonte sostenibile e che riescano ad aumentare il loro reddito attraverso la vendita di farina in eccesso.
Perché in Guatemala?
Nell’estate del 2015 Joyce stava lavorando ad un programma nutrizionale a Quetzaltenango, Guatemala, così ha toccato con mano quanto la malnutrizione sia diffusa qui. Secondo il World Food Program, il Guatemala ha il quarto più alto tasso di malnutrizione cronica nel mondo. Quando abbiamo avuto l’idea per MealFlour, abbiamo deciso che dovevamo operare dove ce ne era bisogno. Avevamo relazioni anche con altre ONG che lavorano su temi simili riguardanti salute e responsabilizzazione economica con le comunità qui nelle highlands occidentali, ed eravamo entusiaste del programma. Aver stabilito partnership con organizzazioni che avevano già esperienza di lavoro in Guatemala è stato un altro grande motivo per cui abbiamo deciso fondare MealFlour qui.
Come risponde la comunità?
Molto bene! Stiamo portando avanti il nostro programma di formazione in una comunità chiamata Candelaria, dove abbiamo 5 partecipanti che sono incredibilmente entusiasti di aver avviato i propri allevamenti di mealworms. Le madri sono felici di sapere che saranno presto in grado di produrre in modo sostenibile le proteine di cui hanno bisogno, e quando facciamo le nostre visite a domicilio, molti i bambini sono felici di dirci che hanno aiutato nell’allevamento. Oltre al nostro lavoro a Candelaria, abbiamo un programma chiamato train-the-trainer, in cui forniamo futuri insegnanti da tutto il Guatemala introducendoli all’allevamento dei mealworms. ⅔ di questi studenti vogliono partecipare al programma completo di formazione di MealFlour, in modo da poter avviare la propria azienda agricola e insegnare il metodo alle altre persone nella loro comunità. Proprio questa settimana abbiamo presentato il nostro programma in un’altra comunità e inizieremo i corsi nei primi mesi del 2017.
Dove prendete gli insetti?
I mealworms sono indigeni in Guatemala e molti di negozi di animali qui li allevano come cibo per i rettili. Abbiamo ottenuto la nostra fornitura iniziale di 15.000 mealworms da questi negozi di animali, ma andando avanti ci auguriamo di poter dare a tutti i partecipanti al programma un stock di partenza direttamente dal nostro allevamento. Speriamo anche che con il crescere dell’interesse nelle comunità, la gente inizi a dare ad amici e vicini piccole quantità di mealworms con cui iniziare altri allevamenti.
Qual è la percezione media dei consumatori riguardo gli insetti commestibili in Guatemala?
Gli insetti commestibili sono molto comuni in alcune parti del Guatemala. Nel nord, le formiche volanti chiamate “sompopos” sono popolari. Dove stiamo lavorando, a Quetzaltenango, non c’è una vera cultura dell’entomofagia, ma dato che la malnutrizione cronica è un grande problema e la carne è molto costosa, abbiamo avuto una risposta molto positiva. Pensiamo inoltre ci aiuti il fatto che tutti i nostri corsi di formazione si concludono con una prova di assaggio di biscotti o frittelle di banana con mealworms, che sono deliziosi e ricchi di proteine.
Cosa ne pensi dell’allevamento degli insetti commestibili su scala industriale?
Penso che la produzione di insetti commestibili su scala industriale sia la chiave per fare in modo che la società si allontani dalla carne ottenuta dal bestiame e si sposti verso fonti più sostenibili di proteine. Con MealFlour però siamo concentrate su regioni in cui la malnutrizione cronica e la carenza di proteine sono grandi problemi, ma è proprio nelle comunità svantaggiate che mancano sempre le infrastrutture, perciò è anche difficile pensare di allevare e distribuire gli insetti su scala industriale. Ecco perché vogliamo insegnare alle persone come farlo nelle loro case, in questo modo anche vivendo in una zona rurale, uno slum, o un campo profughi, si può allevare la propria fonte sostenibile di proteine e, si spera, averne abbastanza da vendere agli altri membri della comunità.