Intervista a Harry Harrison, co-fondatore di Mophagy
Raccontaci la storia dietro al progetto Mophagy …
Abbiamo sempre voluto creare un business che avesse a che fare con la sostenibilità e la possibilità di “restituire”. Siamo entrambi nel mondo del fitness e dell’alimentazione e ci siamo imbattuti nei grilli e nella polvere di grillo l’anno scorso, restando stupiti dai valori nutrizionali, dal sapore e dal basso impatto ambientale generato dalla produzione. Con ulteriori letture abbiamo scoperto il rapporto 2013 delle Nazioni Unite sugli insetti commestibili come soluzione logica per il futuro del nostro cibo e dei mangimi – è stato allora che abbiamo deciso di contribuire allo sviluppo di questo mercato. Ingredienti di qualità ricavati dagli insetti commestibili erano molto difficili da reperire nel Regno Unito, e dopo approfondite ricerche abbiamo concluso che l’Europa nel suo complesso era almeno 3 anni indietro rispetto ad esempio agli Stati Uniti, che hanno già un fiorente mercato, e necessitava di sostegno per avere una possibilità di recupero. Abbiamo creato Mophagy per dare sostegno, per dare a commercianti e consumatori accesso agli ingredienti derivati dagli insetti, e per dare una voce all’entomofagia nella UE.
Dove reperite i vostri insetti?
Qualità e tracciabilità del prodotto sono di fondamentale importanza per noi. Se i consumatori hanno una esperienza sgradevole con gli insetti commestibili la prima volta che li provano, non li proveranno più e lo sviluppo del mercato sarà fallimentare. Abbiamo testato produttori in tutto il mondo e, infine, scelto di lavorare esclusivamente con Entomo Farms, un’azienda leader nel settore con sede in Canada. Hanno strutture best-in-class, alimentazione per gli insetti di qualità superiore e i più alti livelli di regolamentazione del settore. In più, il sapore dei loro prodotti non è secondo a nessuno. Sono anche i ragazzi più simpatici che si possa desiderare di incontrare! Messe insieme tutte queste ottime ragioni, siamo attualmente l’unico distributore ufficiale per Entomo Farms in Europa.
Quali prodotti a base di insetti commestibili potete commercializzare nel Regno Unito?
Il Regno Unito è uno dei paesi più “rilassati” nella UE quando si tratta di insetti commestibili. Fondamentalmente è sufficiente che gli insetti non siano stati alterati in alcun modo – ad esempio attraverso la rimozione/estrazione di parti – e tutti i prodotti ENTO sono tollerati, almeno fino a quando le norme sui Novel Foods non saranno più chiare.
Vendete i vostri prodotti anche nei paesi dell’Unione europea in cui la legge non consente di commercializzare insetti commestibili?
La bellezza dell’Europa è che si tratta di un mercato libero. I prodotti a base di insetti commestibili realizzati in paesi che non ne consentono la vendita, possono essere facilmente spediti fuori confine e venduti altrove. Ci sono anche un sacco di sfumature- per esempio, si possono vendere insetti interi in Francia, ma non la polvere – così abbiamo clienti in tutta l’UE che acquistano di una serie di prodotti diversi, venduti in diversi mercati e in circostanze diverse. I veri imprenditori trovano sempre un modo!
Cosa vorresti chiedere alle Istituzioni europee per incrementare il vostro business?
La più grande sfida per noi – e per il mercato degli insetti commestibili in generale – sono gli investimenti. Sia quelli diretti (Angels, VC, etc), che quelli provenienti da produttori di alimenti o dalla grande distribuzione; tutti sono ancora titubanti, almeno fino a quando non saranno in vigore norme chiare. Fino ad allora tutte le imprese ENTO hanno bisogno di lavorare insieme per costruire il mercato nel miglior modo possibile e ottenere il sostegno da parte del pubblico al fine di garantire una legislazione favorevole a questa incredibile futura fonte di cibo.
Qual è la vostra strategia di comunicazione? Pensate che pubblicizzare l’insetto “così come è” sia qualcosa da evitare?
Questo tema è ancora fonte di grande dibattito. Il nostro approccio attuale è quello di ricomporre un nuovo immaginario quando si tratta di insetti da mangiare. E’ una direzione applicata nel mercato statunitense – nessuno dei marchi leader pone l’insetto davanti e al centro. Le persone semplicemente non vogliono sia loro ricordato esattamente quello che stanno mangiando! I prodotti di maggior successo sono quelli che hanno gusto e aspetto familiari (barrette, hamburger, biscotti); perché fare il lavoro di “diluire” la presenza degli insetti trasformandoli in ingredienti se poi li si ripropone nelle immagini stampate sul packaging?
Le grandi tradizioni culinarie in questo momento sono un avversario o un alleato?
Domanda interessante. In realtà non il fatto non è essere a favore o contro, si tratta di una mancanza di conoscenza o di comprensione di ciò che può essere fatto con i prodotti derivati dagli insetti commestibili. Come possono essere utilizzati al meglio e in quale risultato? È qualcosa che Mophagy vuole scoprire. Stiamo lavorando con Entomo Farms e un nutrizionista di grande esperienza per mettere alla prova e comprendere appieno i benefici che il loro consumo può apportare alla salute. E’ fondamentale anche per capire il loro posizionamento all’interno del mercato dei prodotti per gli sportivi. Stiamo anche lavorando con chef di fama e innovatori alimentari per vedere come possano essere usati nell’arte culinaria. Miso di mealworm, cracker di grillo, condimenti per carne al gusto umami; il nostro ristorante-partner Wilderness sta anche producendo un rum di grillo. Da veri buongustai è un settore che siamo davvero impazienti di esplorare ulteriormente.
Pensi che l’entomofagia avrà un futuro di successo in Occidente o rimarrà un fenomeno di nicchia?
Assolutamente. Molto dovrà cambiare e svilupparsi prima che questo accada – la regolamentazione, la produzione, l’innovazione di prodotto – ma i segnali sono tutti buoni. Quello che non possiamo fare è aspettarci tutto questo accada in una notte. Dobbiamo essere pazienti e peseverare con quello che sarà sicuramente un lungo e impegnativo cammino verso l’accettazione generale.
Se siete in questo business per i soldi, probabilmente dovreste ripensare le opzioni, ma se credete veramente nella opportunità che gli insetti commestibili rappresentano come futura fonte di cibo sano e sostenibile, troverete un modo per andare avanti, come facciamo noi!