Intervista a Stefania Abbona, fondatrice di The Algae Factory
The Algae Factory è stata fondata nel 2014, ma raccontaci la storia del tuo interesse per le alghe prima di allora.
The Algae Factory™ è una start-up fondata nel 2014 con la convinzione che ci dovesse essere un nuovo modo di fare impresa, un modo in cui le aziende potessero veramente fare la differenza creando anche un ambiente favorevole per le persone che ci lavorano.
Io e Pierluigi ci siamo incontrati in Olanda durante i nostri studi presso l’Università di Wageningen. Io ero già una consumatrice di alghe, in particolare Spirulina, ma le stavo prendendo come integratore alimentare. Pierluigi stava iniziando una coltivazione di Spirulina nel Sud d’Italia e quando ci siamo incontrati, abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso: abbiamo voluto sviluppare alimenti contenenti la “dose giornaliera” di alghe in modo da assumerle durante il giorno attraverso il cibo invece di utilizzare pillole o polvere. Nicola è mio fratello, era molto entusiasta di questo progetto fin dall’inizio, così siamo presto diventati una squadra.
La nostra idea è semplice: creare uno spuntino sano e sostenibile e combinarlo con un modello sociale innovativo, chiamato #BITE4BITE. The Algae Factory produce gustose barrette-snack con cioccolato e Spirulina, implementando al tempo stesso la propria strategia di Corporate Social Responsibility. Ogni volta che un prodotto viene acquistato dai nostri clienti, una parte dei ricavi va direttamente alle comunità che hanno bisogno di questo prezioso ingrediente. The Algae Factory sta collaborando con Antenna Technologies Foundation, una ONG svizzera che sostiene lo sviluppo della coltura delle alghe in Africa per ridurre la malnutrizione.
Che tipo di alghe usate nei vostri prodotti?
Le alghe sono considerate come ingrediente innovativo in Europa, mentre in altre parti del mondo come Giappone e Corea sono consumate quotidianamente.
Abbiamo voluto integrare le alghe in prodotti che tutti amano e che cosa meglio del cioccolato per cominciare?
la Spirulina è un cianobatterio con un elevato contenuto di proteine, vitamine, minerali Omega3 e 6 e amminoacidi essenziali. Questo super-alimento è stato nominato dalla FAO “un potente strumento per combattere la malnutrizione” grazie al suo profilo nutrizionale completo.
The Algae Factory mira a sviluppare diversi tipi di snack contenenti alghe, non solo Spirulina. Al momento, abbiamo 2 barrette di cioccolato con Spirulina (extra-fondente e al latte), presto realizzeremo un altro prodotto con canapa e Spirulina, per poi iniziare a utilizzare altre alghe come Pluvialis Hematococcus e Chlorella.
Producete voi le alghe o le acquistate?
La Spirulina che usiamo proviene da Africa e Sud della Francia, grazie alla collaborazione con gli amici dell’ONG Antenna Technologies Foundation. In questo modo siamo in grado di implementare il nostro programma bite4bite lasciando la metà della produzione che compriamo in Togo e Madagascar, dove Antenna lo utilizza per i suoi programmi di lotta contro la malnutrizione. E’ importante per noi sostenere e valorizzare l’economia locale in Africa e allo stesso tempo la creazione di maggiori opportunità di lavoro.
Qual è il vostro prodotto best-seller?
Al momento il best-seller è la barretta di cioccolato extra-fondente (70%) e Spirulina. Questo prodotto è adatto per i vegani, per consumatori intolleranti al glutine e al lattosio. Tutti i nostri clienti amano la croccantezza delle nostre barrette al cioccolato e il fatto che si possano vedere le alghe solo dopo il primo morso.
I consumatori occidentali sono pronti per i nuovi prodotti alimentari come le alghe e insetti commestibili?
Credo che i consumatori sono diventati più informati e consapevoli delle diverse possibilità in termini di cibo. Le alghe sono ancora considerate come ingredienti innovativi in Europa, mentre in altre parti del mondo sono ampiamente consumate. Credo che il mercato europeo sia in crescita e I consumatori più aperti a provare nuovi prodotti. Inoltre, ci sono sempre più prodotti sul mercato che contengono alghe e le nuove start-up stanno introducendo concetti interessanti. Penso che sia solo una questione di tempo per le alghe, ma è fondamentale sviluppare prodotti gustosi che corrispondano alle abitudini (e al gusto) di consumatori europei.
Gli insetti sono diventati a loro volta molto popolari, in particolare per la mangimistica ma anche per il consumo umano dato l’elevato contenuto di proteine. Alcuni paesi europei hanno ancora bisogno di sviluppare le norme per la produzione degli insetti commestibili e la grande maggioranza dei consumatori non sembra ancora pronta. Credo che la farina da insetti possa essere tra i prodotti di maggior successo nel mercato europeo (perché l’insetto non si vede), ma ancora penso che ci siano ancora molti ostacoli da superare per sconfiggere il fattore psicologico del “disgusto”.
Pensi che le alghe e gli insetti commestibili condivideranno lo stesso successo di mercato?
Non ne sono sicura; per esempio le macro-alghe sono percepite dalla maggior parte dei consumatori come “tipi di verdure”. E poi, i vegetariani e i vegani (persone che hanno realmente bisogno di alternative alle proteine animali) mangeranno insetti? L’Europa è un mercato molto tradizionalista, lo vediamo anche per le alghe, ogni paese ha la sua tradizione culinaria ed è molto complicato introdurre nuovi ingredienti. Ci vuole tempo e la volontà di spiegare e far provare i prodotti. Penso sia solo una questione di educazione e di avere la mente aperta.
Hai mai provato gli insetti commestibili?
Purtroppo non ho mai mangiato un insetto perché quando ho avuto la possibilità di provare, l’insetto aveva ancora la sua forma originale, e la mia mente continuava a dire noooo. Ma mi piacerebbe provare una farina a base di insetti, e credo che questo potrebbe essere il prodotto più venduto.