Intervista a Jason Drew, co-fondatore di Agriprotein
Qual è la “visione per il futuro” dietro progetto AgriProtein?
Abbiamo iniziato la nostra ricerca e la produzione pilota nel capannone dei trattori della mia azienda agricola, era il 2009. Abbiamo poi sviluppato partnership con grandi fondazioni e università in diversi paesi per promuovere la nostra ricerca in materia di insetti come fonte di proteine nelle formulazioni di mangimi per animali. Incoraggiati dai risultati ottenuti con il primo test, nel 2011 e negli ultimi due anni abbiamo costruito il nostro primo impianto su scala commerciale nei pressi dell’aeroporto di Cape Town.
L’industria degli insetti commestibili è ormai sulla starada di una crescita enorme nel prossimo decennio. Tra 15 anni a partire da oggi considereremo normale recuperare sostanze nutritive dai rifiuti, così come ora consideriamo normale riciclare lattine, carta e vetro.
In Sud Africa c’è bisogno di una autorizzazione speciale per allevare e lavorare gli insetti?
Sì, siamo passati attraverso un processo di omologazione del nostro mangime che è durato due anni, più la normale valutazione d’impatto ambientale (VIA) per il nostro sito produttivo. Con oltre 9,000M2 coperti, è una operazione importante che ha un impatto sull’ambiente circostante e che deve essere approvato. Studi di impatto sul traffico, licenze per le emissioni in atmosfera, permessi per la gestione dei rifiuti, controlli degli scarichi reflui, nonché test del prodotto su diverse specie animali: alla fine ci siamo ritrovati con 1400 pagine di documentazione di supporto prima di poter essere autorizzati ad operare e a vendere i nostri prodotti.
State lavorando con un vero e proprio allevamento di insetti commestibili su scala industriale. Ci sono problemi che non vi aspettavate?
Il passaggio dalla produzione di una tonnellata a settimana di larve a oltre 20 tonnellate al giorno è un’enorme sfida operativa e gestionale. La movimentazione fisica di quasi 800 tonnellate di mangime per larve a settimana, così come centinaia di tonnellate di prodotto finale sarebbe una sfida anche per un’azienda consolodiata. Siamo una azienda relativamente nuova e stiamo solo ora cominciando a trovare soluzioni ad alcuni dei problemi che non sapevamo esistessero quando abbiamo iniziato. Abbiamo un team R&D a tempo pieno composto di entomologi, ricercatori nutrizionali, genetisti e ingegneri industriali che lavorano per migliorare i nostri processi di produzione. In una nuovo settore c’è così tanto da fare e imparare!
Quali prodotti commercializzate attualmente?
Vendiamo la nostra produzione mangimisitica a tre principali clienti nel settore dell’acquacoltura, dell’avicoltura e del petfood. Il nostro olio e i prodotti per l’arricchimento del terreno hanno aloro volta una clientela molto ristretta. Vendiamo solo al mercato locale, la nostra idea è quella di riciclare le sostanze nutritive a livello locale e sviluppare clientela in questi mercati.
Qual è la vostra capacità produttiva?
La nostra prima fabbrica produce circa 4.000 tonnellate all’anno di larve essiccate. La nostra seconda, che entrerà in funzione all’inizio del prossimo anno, raddoppierà di per sé quella capacità.
Abbiamo anche concesso la nostra licenza a impianti simili in altri sei paesi, dall’Asia alle Americhe. Attualmente stanno completando le procedure VIA e si preparano a iniziare i loro programmi produttivi.
AgriProtein ha recentemente ricevuto 11 milioni di dollari di finanziamenti da parte degli investitori. È un gran buon segno per l’intera industria insetti commestibili nel mondo?
Questo settore è nella sua infanzia, ma sta diventando sempre più interessante e quindi riceve il sostegno di alcuni grandi investitori, il che è una grande notizia per l’industria nel suo complesso …e per l’ambiente!
In termini di sviluppo economico, posti di lavoro, contrasto alla fame, gli insetti commestibili possono rappresentare una opportunità nei paesi poco sviluppati?
Esiste già un mercato molto grande e consolidato per gli insetti commestibili in molti di quei paesi nel mondo, il problema è quando gli insetti commestibili diventeranno popolari nei paesi sviluppati: questa è l’opportunità!
Qual è il futuro dell’entomofagia nel mondo occidentale?
Noi amiamo gli insetti di mare (scampi, gamberi e aragoste), ora abbiamo bisogno di scoprire e apprezzare gli insetti di terra, come i grilli.
E qual è il futuro di Agriprotein?
Vorremmo giocare un ruolo significativo nel nostro settore nei prossimi decenni, contribuire allo sviluppo delle colture sostenibili e quindi all’alimentazione di 9 miliardi di noi esseri umani!
Jason Drew ha scritto due libri sul tema degli insetti: “The Story of the Fly and How It Could Save The World” (qui) e “The Protein Crunch- Civilsation on the brink” (qui).