3diFila sugli insetti commestibili a: Dario Cecchini, il più famoso macellaio d’Italia
Come reagiscono i tuoi sensi all’idea di assaggiare degli insetti commestibili, o come hanno reagito la prima volta, se ti è già capitato di provarli?
Ne ho fatta esperienza qualche anno fa, in un ristorante molto famoso. Mi presentano un sandwich di foglie di nasturzi: apro e vedo formiche. Sono rimasto sorpreso e mi sono detto: proviamo anche questa.
Dagli insetti commestibili si possono ricavare farine (per l’utilizzo in dolci, pasta, pane, pizza), vari tipi di snack, barrette energetiche, integratori per sportivi. Quale tra questi prodotti potrebbe avere più successo in Italia?
Stai parlando con un artigiano discendente da otto generazioni di macellai Cecchini! Dopo le feste di Natale a base di cappone e tanta tradizione, parlare di barrette energetiche e di snack integratori è dura.
Il concetto è chiaro, se c’è bisogno di sfamare il mondo, ben vengono anche gli insetti. La fame è fame!
Se in Africa un esercito di cavallette divora un raccolto, è normale che si mangino le cavallette. L’Italia, per fortuna è l’eccellenza del cibo nel mondo. E’ si spera che non venga mai questa fame.
Sostenibilità ed ecocompatibilità sono due motivi sufficienti per mangiare meno carne e integrare le nostre diete con proteine provenienti da fonti alternative come gli insetti commestibili?
Non capisco bene il concetto: ma non sono ciccia anche loro?
In Argentina si dice che tutto quello che cammina va a finire sulla griglia. Nessun preconcetto ad allargare il quadro alimentare. Tanto tempo fa mi arrivano come vicini di casa in campagna due giovane Australiani e mi chiedono di tenere da parte, se ne troviamo nella nostra legna del camino, i grossi bacchi da legno. Mi sembra strano ma mi dicono che sono buonissimi, una vera delizia. Il giorno dopo vengono in macelleria e inorridiscono davanti alla trippa bovina, un cibo per noi fantastico in Toscana. La morale è semplicemente culturale. Usiamo bene quello che abbiamo senza spreco, cuciniamo dal naso alla coda, non solo filetto. E ben vengano anche le formicole…quelle buone!