Intervista con Emmy Koeleman, Editor di AllAboutFeed
Perché attualmente non è possibile nutrire gli animali (suini, bestiame e pollame) con mangimi a base di insetti?
Al momento, la legislazione comunitaria vigente non consente l’utilizzo di farina di insetti nei mangimi per animali destinati alla produzione alimentare. I produttori di farina di insetti devono seguire una serie di regole comunitarie e alcune di queste regole semplicemente non sono formulate in modo tale da includere specificamente gli insetti che di conseguenza vengono posti nella categoria “bestiame”. Posizionare gli insetti nella stessa categoria di maiali, pollame e bovini crea il problema più grande. Questo perché il regolamento CE 999/2001 TSE proibisce di alimentare il bestiame con altro bestiame, come concordato dopo l’epidemia di BSE (“mucca pazza”).
Un altro grande ostacolo è che gli insetti devono essere trattati in conformità con il regolamento sui sottoprodotti di Animali UE 1069/2009 per diventare proteine animali trasformate (PAP) e poter essere utilizzate per l’alimentazione del bestiame. Questo significa che gli insetti devono essere abbattuti secondo le stesse regole con cui sono macellati e trasformati gli animali d’allevamento. Ovviamente questo non è possibile, ed è un esempio di come le norme attuali non prevedano la gestione degli insetti come categoria separata. Gli insetti interi che ora vengono somministrati agli animali da compagnia per esempio, sono spesso abbattuti tramite congelamento o essiccazione. Inoltre, i produttori insetti devono seguire il regolamento CE 178/2002 della legislazione alimentare generale, il regolamento CE 854/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari, il regolamento CE 183/2005 sull’igiene dei mangimi e la direttiva CE 2002/32 sulle sostanze indesiderabili nell’alimentazione per gli animali. Anche se il rispetto di queste regole non sono i più grandi ostacoli che i produttori di mangimi a base di insetti dovranno superare.
L’industria dei mangimi sta davvero valutando gli insetti commestibili come mangime per futuro?
L’industria dei mangimi sta decisamente valutando i mangimi a base di insetti come fonte proteica alternativa valida per le diete di bestiame. Per le specie ittiche allevate potrebbe essere una grande alternativa alla farina di pesce, per esempio. La farina di pesce è costosa e il suo uso è criticato dal momento che si stanno usando grandi quantità di pesce selvatico per produrla. Molti ambientalisti avvertono che le popolazioni di pesci selvatici sono di conseguenza in pericolo.
Il settore aquafeed sarà probabilmente il primo ad avviare l’utilizzo di mangimi a base di insetto. Nel 2013 l’uso di proteine animali non ruminanti trasformate (PAP) nei mangimi per aquacoltura è stato ri-autorizzato dall’UE. Anche se finora non utilizzato in larga misura in Europa, è un passo relativamente piccolo per riuscire ad aggiungere alla lista dei mangimi per pesci le PAP derivate da insetti. Comunque, se il settore dei mangimi per animali a base di insetti realmente decollerà, dipende dai volumi che potranno essere prodotti (in questo momento la proiezione per i volumi è piccola e non confrontabile con quella dei volumi di farina di soia o farina di pesce). Pertanto mi aspetto che l’insetto all’inizio sarà una “ingrediente speciale” magari usato solo per le diete di salmone di fascia alta. Il prezzo della farina di insetto sarà infatti semplicemente troppo elevato nella fase di start-up. Tuttavia, sono in corso pianificazioni per la produzione industriale. Il produttore olandese di mangimi Coppens, per esempio, conta di avviare presto la produzione industriale di farina di insetti per nutrire suini e pollame. Coppens già utilizza grassi derivati da insetti (prodotti da Protix) da mescolare al mangime. I mangimi per pollame contenenti grassi da insetti saranno presto sul mercato, dato che questi grassi sono già consentiti nelle diete animali.
L’industria della carne sta davvero valutando gli insetti commestibili come mangime per futuro?
Credo che la preoccupazione principale dell’industria della carne sia che la carne è attualmente considerata sicura ed accettata dai consumatori. I consumatori sono sempre più coinvolti e interessati alla produzione alimentare e alle pratiche agricole e potrebbero mettere in discussione l’alimentazione degli animali da allevamento con mangimi a base di insetti. Diverse indagini sono state effettuate per scoprire come i consumatori reagiscono all’idea di mangiare carne di animali che sono stati alimentati con farina di insetto. Uno studio ha dimostrato che oltre il 70% dei consumatori mangerebbe pesce, pollo o maiale alimentati con una dieta contenente proteine derivate dagli insetti. Secondo un altro sondaggio da parte del gruppo di progetto finanziato dall’UE PROteINSECT, i consumatori (il 57,2%) sono disposti a consumare alimenti derivati da animali che hanno ricevuto insetti nel mangime, a patto che sia indicato sull’etichetta. L’uso di insetti (come fonte diretta di proteine) per il consumo da parte dell’uomo è sempre più popolare. Pensate all’hamburger di grillo e agli insetti commestibili venduti nei mercati alimentari. Tuttavia questo è un mercato di nicchia e le grandi aziende produttrici di carne carne non temono che le persone comprino meno carne di maiale, pollo o manzo a in conseguenza della crescita di popolarità dei cibi a base di insetti. Per il momento mangiare insetti è ancora riservato ai coraggiosi e ai fanatici del cibo.
Quanto tempo ci vorrà per vedere un massiccio sviluppo del mercato dei mangimi alternativi?
Tutto dipende dalla legislazione.
Mi aspetto che nel 2016 saranno apportate modifiche per rendere la farina di insetto un ingrediente ammesso nella dieta dei pesci d’allevamento. Dopo che questo sarà stato approvato, il passo successivo sarà probabilmente ammetterlo anche per i suini, il pollame e bestiame.
Penso che acquacoltura e allevamento avicolo siano i settori più promettenti, in quanto sono quelli che sono ancora in crescita a livello globale. Come detto prima, penso che i volumi di mangimi derivati da insetti che potranno essere prodotti all’inizio saranno abbastanza limitati. Non so dire se i mangimi a base di insetto saranno utilizzati su vasta scala, tutto dipende dai primi risultati nell’impiego pratico, dal prezzo, dalla qualità e dalla disponibilità.
Ci sono lobby industriali/economiche che stanno giocando contro l’industria dei mangimi alternativi perché vedono un potenziale pericolo proveniente da questo nuovo concorrente?
Non penso che questo sia il caso, come credo ci sia abbastanza spazio per altri fornitori di ingredienti sul mercato globale dei mangimi. Non ho mai sentito alcuna voce negativa o contraria allo sviluppo di un settore di mangimi derivati da insetti. Penso che anche per i produttori di farina di pesce o farina di soia la sfida sia quella di innovare e rendere i loro prodotti più sostenibili. Ci sono ancora i “big boys” del settore, quindi non credo temano la concorrenza dei produttori di mangimi a base di insetti.
L’uso di mangimi alternativi potrebbe risolvere solo una parte del grande problema dell’inquinamento proveniente dagli allevamenti intensivo. Pensi che il nostro sistema di produzione alimentare, in generale, debba essere cambiato?
Penso che dovremmo sempre essere critici sul modo in cui produciamo mangimi e alimenti.
Come detto prima, l’uso di farina di pesce e olio di pesce hanno alcuni problemi ambientali e penso che sia una buona via di sviluppo quella di considerare ingredienti alternativi. Anche l’uso di altre fonti di proteine, come la soia sudamericana, è spesso contestato e la sfida è produrre soia più localmente in Europa.
Prezzo e disponibilità rimangono comunque un problema, come i margini per gli agricoltori che sono stretti e i costi dei mangimi in generale, che occupano circa il 60% dei costi totali di produzione in un allevamento. Allo stesso tempo, l’innovazione e nuove tecniche permettono di rendere l’agricoltura più efficiente e meno inquinante. Questi modi intelligenti di allevamento possono includere additivi innovativi per mangimi che riducono la produzione di metano da parte dei bovini, metodi intelligenti di processare il letame di polli e suini, per ridurre l’uso di energia nel mangimificio, ecc. Le innovazioni sono numerose e tutte finalizzate a rendere l’agricoltura migliore e più attrezzata, per ridurre l’impatto ambientale, piacere ai consumatori e migliorare la qualità dei prodotti finali.