Intervista a Tomohito Nakayama, Amministratore del Gruppo Entomophagy su Facebook.
Come sei stato coinvolto nel mondo degli insetti commestibili?
E’ stato per curiosità: ho trovato informazioni in rete sulle comunità di entomofagia, e ho deciso di partecipare alle attività di una di queste.
Che rapporto c’è tra i giapponesi e gli insetti?
Alcuni li amano, altri li odiano.
In generale, molti giapponesi amano giocare con gli insetti quando sono piccoli, poi quando diventano adulti altrettanti perdono quell’interesse.
E con l’entomofagia?
Si dice che l’entomofagia non fosse così praticata nel corso della storia del Giappone, e molto poco rimane oggi di quella cultura dell’alimentarsi di insetti.
Il mercato degli insetti commestibili sta crescendo in Giappone?
Sembra che un certo mercato degli insetti commestibili sia partito.
Vedo attualmente due tipi di players: uno orientato alle nuove forme di business che riguardano l’entomofagia, mentre il secondo formato da persone già inserite nel mercato degli insetti commestibili o della sericoltura che cercano di sviluppare la propria attività e di rinnovarla.
Possiamo definire l’entomofagia qualcosa di “praticato” a Tokyo e nelle altre grandi città del Giappone?
A Tokyo ci sono molte persone alle prime esperienze (me incluso) che praticano l’entomofagia nel corso di eventi tematici appositamente organizzati. Qualcuno la pratica anche nella vita di tutti i giorni.
Non conosco a fondo la situazione nelle altre citta…comunque Tokyo le influenza certamente.
Sei coinvolto nel Festival degli Insetti Commestibili in Giappone? Raccontaci di più.
Non sono direttamente coinvolto, ma gli organizzatori sono miei amici e io sono un “simpatizzante”, diciamo così.
Il Festival degli Insetti Commestibili ha fatto nascere una comunità unica basata sull’evento, e penso che questa unicità derivi dall’”atmosfera della campagna in città”.
Pensi che “l’insetto italiano” potrebbe essere più apprezzato in Giappone rispetto a quelli allevati e lavorati altrove?
Penso che “l’insetto italiano” possa essere un brand. Ma è vero anche per “l’insetto francese” o “l’insetto tedesco”.
Le persone in Giappone sono sorprese quando vengono a sapere che gli insetti commestibili possono venire anche dall’Europa, e questa sorpresa può stimolare la curiosità a provarli.
Hai qualche amico italiano che abita in Giappone e che è amante degli insetti commestibili?
Sfortunatamente no.
Cosa sarà l’entomofagia nel mondo tra dieci anni?
Penso che cambiamenti estremi nella attuale situazione non ci saranno, anche se l’entomofagia dovesse crescere nei numeri nel prossimo futuro. L’entomofagia infatti non è cosa nuova, in certe aree gli insetti commestibili sono e sono stati parte dell’alimentazione quotidiana.
Ad ogni modo penso anche che il punto centrale per il futuro sia la questione della “scala”: se l’entomofagia crescerà su ampia scala, allora molti individui cambieranno le loro abitudini alimentari inducendo altri a fare altrettanto.